Comunita' Montana del Fortore, approvati i progetti di Servizio Civile

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Zaccaria Spina, foto tratta dal profilo fbZaccaria Spina, foto tratta dal profilo fb

La Comunità Montana del Fortore ha ottenuto l'approvazione di progetti di Servizio Civile.

Con grande soddisfazione Zaccaria Spina, nella sua duplice veste di presidente della Comunità Montana del Fortore e di sindaco di Ginestra degli Schiavoni, ha annunciato che per il terzo anno consecutivo la Comunità Montana del Fortore ed il suo Comune hanno ottenuto l'approvazione di progetti di Servizio Civile.

Il Fortore: un mondo da scoprire” e “Terrae Motus”, rispettivamente, promossi dalla Comunità Montana e dal Comune di Ginestra, sono i due progetti che saranno realizzati. Spina ringrazia l'Associazione Amesci per il supporto e la collaborazione nella predisposizione dei progetti e nella gestione successiva.

“Sono 16 – ha dichiarato il presidente – i giovani volontari da selezionare per il progetto ‘Il Fortore: un mondo da scoprire’ promosso dalla Comunità Montana nei comuni di S. Bartolomeo in Galdo, Baselice, Buonalbergo, Castelvetere, Foiano, Ginestra e Montefalcone. Verranno, invece, selezionati 6 giovani per il progetto ‘Terrae Motus’ del Comune di Ginestra. Sono contento di aver fatto da apripista a questa tipologia di progetti nel Fortore e constato con piacere che dopo la nostra esperienza sono stati promossi ed andranno in porto progetti di Servizio Civile in altri comuni della nostra area”. Nelle graduatorie dei progetti approvati figurano, difatti, anche quelli presentati dai Comuni di Baselice, Buonalbergo, Foiano, Molinara, Montefalcone, S. Marco dei Cavoti”.


Tre gli obiettivi del progetto: “promuovere le bellezze naturali e architettoniche dei luoghi, nella consapevolezza che “questi territori sono in possesso di quel valore aggiunto in termini di turismo, arte e cultura, capace di trasformarli in un importante volano per l’economia, puntando così a favorire il rientro di quella fascia di popolazione che ha cercato opportunità di crescita sociale e professionale altrove. Scoprire le tradizioni e le culture della comunità del Fortore: verranno attivati percorsi formativi, soprattutto nel campo dell’artigianato, dove gli anziani saranno punto di riferimento per il recupero di tecniche e saperi antichi da valorizzare. Ed infine, promuovere i prodotti eno-gastronomici eccellenze del Fortore: si incentiverà lo sviluppo di un turismo maggiormente legato alla conoscenza del territorio attraverso percorsi itinerari tra aziende produttive e strutture ristorative”.

Ridurre il rischio sismico è invece l'obiettivo del progetto “Terrae Motus”. “Si favorirà – ha concluso Spina – la diminuzione della vulnerabilità strutturale, attraverso: censimento del patrimonio abitativo e della sua propensione al danno, al fine di definire sia scenari di rischio plausibili che scale di priorità di intervento; sensibilizzazione sullo stato dell’arte in merito al proprio abitato, alla vulnerabilità, alle conseguenze plausibili, alle soluzioni; informazione sulle possibilità ed opportunità in essere per l’adeguamento sismico degli abitati. Si punterà, inoltre, a diminuire la vulnerabilità sociale, tramite: sensibilizzazione sulla pericolosità, sulla vulnerabilità sul rischio territoriale e sugli scenari di danno; educazione sociale e sensibilizzazione alle buone pratiche ed alle procedure”.

Relativamente ai progetti “Il Fortore: un mondo da scoprire” e “Terrae Motus” è già possibile candidarsi per partecipare alle selezioni dei volontari.



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