Bucchi: "Con il Venezia gara insidiosa. Per me e' importante l'atteggiamento. Non sono schiavo del modulo"

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L’ allenatore del Benevento, Cristian Bucchi, ha incontrato gli organi d’informazione per analizzare la sfida contro il Venezia in programma domani sera. 

Si comincia dalla assenze: "Mancheranno Costa,Tuia, Bukata e Filogamo. Quest’ultimo ha avuto un intervento di pulizia al ginocchio.  Bukata un fastidio al tendine e abbiamo preferito non caricarlo in questa settimana. Costa  è alle prese con una contrattura importante, quindi è stato ritenuto utile non forzarlo. Tuia ha un fastidio al tendine. Lunedì mattina faranno degli esami e valuteremo le loro condizioni. Per il resto sono tutti convocati".

Problemi anche per Antei: "Luca è un calciatore importante che ha trasmesso grande entusiasmo, sta dando tanto ma in questo momento ancora non è pronto per disputare i novanta minuti, anche se è sulla strada del recupero".

Attenzione alle insidie che può riservare questa trasferta di Venezia: "Si tratta di una buona squadra  - affema Bucchi - perché ha mantenuto l’intelaiatura dello scorso anno. Ha avuto pochi cambi ed è arrivata a 180 minuti dalla serie A. Ci sono diversi giocatori esperti e giovani bravi. Hanno un allenatore bravo, che stimo molto. Giocheranno per le parti alte della classifica. Le insidie sono tante. Da non sottovalutare anche l’ambiente. Bisogna prendere un battello, ci sono quaranta minuti di viaggio. Si arriva di sera, in uno stadio particolare. Sono tante cose che potrebbero distrarci. Dovremo essere bravi ad isolarci e pensare a fare la nostra partita. Dobbiamo trovare la nostra continuità, cosa che fino ad oggi non c’è stata per tanti motivi. Abbiamo giocato poco e da oggi inizierà un periodo in cui giocheremo molto e, gara dopo gara, vorrò vedere una squadra sempre più in crescita. E’ difficile essere arrivati a metà settembre ed avere giocato soltanto una partita di campionato. Dobbiamo essere bravi a buttarci tutto alle spalle e pensare che inizierà un ciclo di partite in cui dovremo esprimere la nostra continuità".

"Dobbiamo ricordare il primo tempo con il Lecce e ripartire da lì. Giocherà Billong a sinistra, su Nocerino  - invece -  ci riserviamo di decidere domani. Lui non molla mai e in alcuni giorni abbiamo preferito non forzarlo. Vedremo come risponderà all’ultimo test.  Abbiamo, comunque, un parco calciatori che può darci tanto. Per me sono tutti indispensabili.  In campionato -  dove giocheremo quattro gare in sedici giorni -  ci sarà bisogno di tutti. In attacco le scelte  dipendono da tante cose. Dallo stato di forma, a ciò che vedo in allenamento.  Posso effettuare varie scelte  -non solo in attacco -  ma anche in altri settori. Anche in difesa".

Contro la Roma, ad esempio, Gyamfi è stato il migliore in campo perchè ha contenuto El Shaarawy. Le mie gare le preparo sulle nostre certezze, che devono sempre essere la base del nostro gioco. Poi si può avere qualche accortezza su delle giocate o un modulo, come contro l’Udinese: dove la grande velocità dei loro attaccanti ci spinse a giocare un po’ più bassi per togliere profondità a calciatori come Lasagna".

"Noi teniamo in considerazione tutte le caratteristiche e le qualità dei nostri avversari, ma pensiamo a portare avanti la nostra identità di gioco"

"La serie B a 19 squadre mi ha toccato poco - continua il msiter - .  Eravamo orientati a giocare a Venezia e la nostra attenzione era solo per questa partita. Personalmente, quello che posso dire è che sono cose che non fanno bene al sistema calcio. Arrivare a metà settembre, tra ricorsi e indecisioni varie, credo che allontani la gente dallo stadio. Facciamo tanto per riportare le persone al campo. Abbiamo vissuto una situazione anomala perché – ripeto – abbiamo giocato poco". 

"Il nostro gioco non deve essere incentrato solo su Viola. Dobbiamo essere pronti ad interpretare tante partite all’interno della stessa gara. Questo compito spetta all’allenatore per quanto riguarda la preparazione del match; ai calciatori - invece  - per quanto concerne la lettura della partita. Gestirò  le mie risorse guardando la singola gara che andremo ad affrontare. La prestazione con il Venezia condizionerà lo stato d’animo dei ragazzi, il modo di affrontare la settimana, di allenarsi e tanti altri aspetti. Mi piace ragionare di volta in volta. Sicuramente  - nelle prossime quattro partite -  non giocheranno sempre gli stessi".

"Vedremo se Tuia e Costa saranno recuperabili per la partita con la Salernitana o se ci saranno da fare altre valutazioni. Non mi piace definire un calciatore in partenza, come nel caso di Billong. Tutti possono essere cedibili. Se arrivano offerte importanti da club di serie a è logico che tutti possano diventare dei potenziali partenti. Dal momento in cui il mercato è chiuso, Billong  è  al cento per cento  un calciatore concentrato solo sul Benevento. Se meriterà di giocare scenderà in campo, in caso contrario siederà in panchina. Questo vale per ogni squadra".

"Non sono schiavo del sistema di gioco: possiamo giocare anche senza attaccanti. Sei calciatori che arrivano a chiudere l’azione possono essere più pericolosi di una squadra che gioca con due punte, un trequartista e due esterni di ruolo. E’ importante il modo in cui si fanno le cose. Con il Lecce è stato importante l’atteggiamento con cui Ricci, Buonaiuto e Asencio sono entrati. Siamo stati più aggressivi, spavaldi e coraggiosi”.



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