Il “Rapporto 2017 sull'Economia del Mezzogiorno”, presentato il 7 novembre presso la Camera dei Deputati, mostra un particolare dinamismo della Regione Campania che, nel 2016, è cresciuta ad un ritmo superiore a quello di tutte le altre Regioni italiane, con il +2,4% del Pil. Il Commento del Governatore De Luca.
I dati positivi del Rapporto, dopo la grave crisi che ha investito la Campania nell'ultimo decennio, riguardano essenzialmente gli anni 2015 e 2016, durante i quali si è avviata una vera e propria svolta nell'economia regionale. A fare da traino alla ripresa dell'economia campana è stata soprattutto l'industria, ma hanno contribuito alla ripresa anche il turismo e, in generale, i servizi, fornendo un importante contributo a questa fase di crescita.
De Luca sottolinea un elemento importante che emerge dal Rapporto: il depauperamento del Sud, sia in termini di capitale umano, che nel trasferimento delle risorse. Nel 2016, ad esempio, la Campania, perdendo 9.100 abitanti, resta una delle regioni italiane con il più alto tasso di migrazione. Secondo Svimez, considerando il saldo migratorio dell’ultimo quindicennio, c’è stata una perdita di circa 200 mila laureati meridionali. Moltiplicando questa cifra per il costo medio che serve a sostenere un percorso di istruzione elevata, la perdita netta in termini finanziari del Sud ammonterebbe a circa 30 miliardi, che verrebbero poi trasferiti alle regioni del Centro Nord e in piccola parte all’estero. Quasi 2 punti di Pil Nazionale.
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