Oscar 2017: una cerimonia da non dimenticare
8:12:6 3559L'Italia vince per il trucco di 'Suicide Squad', 'Fuocoammare' battuto. Trionfo assoluto per La La Land, gaffe storica e ironia anti-Trump. Tutto quello che c’è da sapere sulla notte più lunga di Hollywood.
Si è conclusa ieri l’89esima edizione degli Oscar, che si è tenuta al Dolby Theatre di Los Angeles. Le candidature erano state annunciate lo scorso 24 gennaio e già in quell’occasione i più avevano intuito il trionfo del film La La Land, che ha portato a casa sei statuette, dopo aver ricevuto ben 14 candidature, eguagliando il clamoroso successo che ebbe Titanic vent’anni fa.
La serata non è stata priva di colpi scena, tra cui l’ indimenticabile gaffe del miglior film. A causa di una busta sbagliata consegnata al conduttore Warren Beatty, l’Oscar per il miglior film è stato assegnato a La La Land, che in realtà era stato vinto da Moonlight. La smentita è arrivata proprio nel momento in cui i produttori di La La Land erano alle prese con il discorso di ringraziamento.
A fine serata, sarà Berry Jenkins, il regista di Moonlight ha spiegato quanto successo. In realtà nella busta che annunciava il miglior film c’erano due biglietti, uno dei quali era la copia del biglietto che annunciava la vincitrice per la categoria miglior attrice protagonista “Emma Stone per La La Land”. Un piccolo errore, dunque, che ha provocato uno dei momenti più imbarazzanti di tutta la storia degli Oscar.
Durante la serata degli Oscar 2017 forti sono stati anche i riferimenti politici, soprattutto nei confronti di Donald Trump. Dalle frecciatine del discorso di apertura della cerimonia ai fiocchi azzurri con l’acronimo ACLU, indossati sul red carpet più famoso del mondo da alcune star e in difesa dei diritti civili più volte messi in discussione dal neo presidente.
Merita di essere ricordato anche il commovente discorso dell’attrice Viola Davis, premiata come migliore attrice non protagonista per il suo ruolo in "Fences" di Denzel Washington, che ha definito quella dell’artista l’unica professione che celebra cosa significhi vivere la vita".
Standing ovation per il miglior film straniero, “Il cliente” di Asghar Farhadi, siriano. Il regista era assente per protesta in seguito al bando anti-immigrati di Trump.
Non ce l’ha fatta “Fuocoammare”, il documentario di Gianfranco Rosi che narra della vita dei migranti e dei cittadini di Lampedusa, battuto da “O.J.: Made in America”, di Ezra Edelman sulla storia dell'ex campione di football oggi in carcere per omicidio, ma Rosi non parla di delusione, piuttosto si dichiara soddisfatto del successo del suo lavoro (già vincitore lo scorso anno dell’Orso d’oro di Berlino).
Ma l’Italia si consola con Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini che ottengono la statuetta d’oro per il miglior trucco in “Suicide Squad” e la dedicano “a tutti gli immigrati del mondo”.
Carmen Chiara Camarca
PREMI E VINCITORI
- Miglior attrice protagonista a Emma Stone per La La Land
- Miglior attore protagonista a Casey Affleck per Manchester by the Sea
- Miglior regia a Damien Chazelle per La La Land
- Miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight.
- Miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.
- Miglior canzone va a City of Stars di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul in La La Land.
- Miglior colonna sonora a Justin Hurwitz per La La Land.
- Miglior fotografia a Linus Sandgren per La La Land.
- Miglior cortometraggio a Sing di Kristóf Deák
- Miglior cortometraggio documentario a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara
- Miglior montaggio a John Gilbert per La battaglia di Hacksaw Ridge
- Migliori effetti speciali a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per "Il libro della Giungla".
- Miglior scenografia a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land.
- Miglior film d'animazione a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard
- Miglior corto di animazione a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro.
- Miglior film straniero a Il cliente (Forushandeh) di Asghar Farhadi (Iran).
- Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere
- Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare per Arrival
- Miglior sonoro a Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per La battaglia di Hacksaw Ridge
- Miglior documentario a O.J.: Made in America
- Migliori costumi a Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli
- Miglior trucco ad Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad
- Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight