Hamilton, strategia flop in Giappone: cosa non ha funzionato
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(Adnkronos) - Flop di Hamilton nel Gp del Giappone. Il pilota Ferrari, alla sua terza gara con la Rossa, non è riuscito ad andare oltre un deludente settimo posto senza riuscire mai ad avvicinarsi alle due Mercedes di Antonelli e Russell, rispettivamente sesto e quinto. In una gara in cui tutti i piloti della top 10 hanno rispettato l'ordine di partenza, Lewis è stato l'unico a conquistare una posizione, sorpassando Isack Hadjar (Racing Bulls) nei primi giri, optando per una strategia diversa sia dal compagno di squadra Leclerc, quarto, che dalla maggior parte della griglia. Una strategia che però si è rivelata un flop.
Dopo le qualifiche di Suzuka, che hanno visto Hamilton terminare con l'ottavo miglior tempo, Lewis aveva detto che "rispetto a Charles abbiamo scelto una strada diversa a livello di assetto. Spero che le mie scelte paghino di più invece in gara". Così non è stato. Ma in cosa consisteva la strategia di Hamilton?
L'inglese è stato l'unico, insieme ad altri due piloti, a partire con gomma dura. Un modo per ritardare il pit stop, perdendo di conseguenza qualcosa nei primi giri, ma guadagnandone alla lunga contando su una sola sosta e nessuna safety car. Sebbene la gara sia filata liscia, senza incidenti o bandiere gialle, anche gli altri piloti della zona punti sono riusciti a gestire le gomme in modo da fermarsi ai box una sola volta, così da non perdere posizioni e rendendo inutile, di fatto, la strategia della Ferrari di Hamilton.
Nel trionfo di Max Verstappen, mai veramente in discussione, c'è anche lo zampino della McLaren. La scuderia inglese infatti ha deciso di non dare il via libera a Piastri di superare il compagno di squadra Norris, quando negli ultimi giri aveva un passo decisamente migliore. L'australiano, arrivato più volte in zona DRS e a meno di mezzo secondo da Lando, aveva la spinta necessaria per andare a prendere l'olandese della Red Bull, o quantomeno provare a mettergli pressione.
Oscar ha provato a chiedere il via libera al proprio muretto tramite radio, ricevendo però, come unica risposta, un esplicito silenzio. La McLaren ha quindi deciso di optare per la prudenza, senza dare il permesso ai suoi due piloti di gareggiare liberamente e rispettando così le gerarchie. Il bottino di punti grazie al secondo e terzo posto in Giappone permettono alla scuderia inglese di aumentare il distacco nel Mondiale Costruttori, ma alimentano il rammarico di Piastri, infastidito dalla scelta del proprio muretto.