Da Benevento alla conquista del mondo: partita la produzione della "Pizza Bella Napoli"
14:6:24 8284Mentre veniva presentato alla stampa, in pompa magna, nella cornice del complesso di San Vittorino dell'Unisannio, lo stabilimento Buitoni di Benevento ha già cominciato a produrre pizze.
E' un progetto ambizioso quello che la Nestlé ha avviato nel suo stabilimento Buitoni di Benevento: trasformarlo in un hub internazionale della pizza surgelata, per portare un'eccellenza italiana sulle tavole e nei mercati del mondo. Il mercato è tutto da creare, ci conferma Massimo Ferro, direttore Corporate Strategy Gruppo Nestlé Italia, in quanto la pizza, attualmente, se pur surgelata, è sempre prodotta nei mercati domestici. Unico concorrente diretto, al momento, la tedesca Cameo.
Il progetto della Nestlé - presentato questa mattina alla città ed alle istituzioni - è sostenuto da un investimento di oltre 50 milioni di euro, con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico - attraverso Invitalia - e di Regione Campania.
Il progetto prevede tre linee di produzione, le migliori tecnologie oggi disponibili, magazzini a temperatura controllata, nuovo layout lineare, 159 posti di lavoro aggiuntivi previsti entro il 2020 quando lo stabilimento sarà a regime, per una "fabbrica 4.0" che potrà produrre fino a 350 pizze al minuto. Come ha sottolineato Leo Wencel, capo Mercato Gruppo Nestlé Italia - "la pizza nasce qui, in Campania, e la nostra ambizione è avere qui il punto di eccellenza della produzione di pizza surgelata, per portarla da Benevento in Europa e anche oltre. Perché Nestlé crede nell’Italia e ha un grande piano di valorizzazione del made in Italy. Siamo orgogliosi di aver investito sull’Italia oltre 200 milioni nel triennio. Lo stabilimento Buitoni è parte integrante di questo piano".
"Un’eccellenza italiana che fa onore al Paese nel mondo - ha sottolineato il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio de Vincenti - e che impiega le migliori tecnologie a sostegno di una diffusione sempre più capillare del buon cibo italiano, del quale la pizza è portabandiera e ambasciatrice. Con questo impianto a Benevento Nestlé conferma che il Sud è terra per investimenti importanti come ulteriore occasione di crescita e di opportunità occupazionali. Esattamente il tipo di sviluppo che il Governo è impegnato a promuovere e sostenere".
"L’investimento di Benevento – ha aggiunto l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri - è la conferma dell’efficacia dei Contratti di Sviluppo per favorire la crescita del Mezzogiorno e l’attrazione di investimenti dall’estero. Grazie alla possibilità di sostenere il rinnovamento delle linee produttive con sistemi di finanziamento efficaci e trasparenti, l’incentivo gestito da Invitalia diventa un modello concreto di trasformazione industriale e di creazione di nuova occupazione, confermando la scelta virtuosa della collaborazione tra istituzioni".
Dopo la presentazione, svoltasi all’auditorium del complesso San Vittorino di Benevento, il ministro Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, l’AD di Invitalia, Domenico Arcuri, accompagnati dai vertici Nestlé, si sono recati in visita allo stabilimento, dove sono stati accolti dal team di progetto che ne sta coordinando la trasformazione e hanno potuto assaggiare le prime pizze uscite dalla linea esistente, tornata in attività dopo il revamping.
Si tratta della linea di produzione dedicata alla Bella Napoli, la Margherita surgelata più venduta in Italia, icona del progetto. Qui, infatti, la tradizione partenopea - dalla qualità degli ingredienti alla lievitazione lenta, per 22 ore - si coniuga con processi di produzione e conservazione ad altissima tecnologia, in grado di garantire tanto le qualità organolettiche della pizza appena sfornata quanto la massima igiene e sicurezza.
"Il progetto Buitoni a Benevento - sottolinea Massimo Ferro - dimostra che tecnologia, competenze e conoscenze delle persone possono andare insieme. Il progetto è ambizioso ma crediamo che la nostra cultura agroalimentare e i processi industriali avanzati possano alimentarsi a vicenda per creare valore sostenibile. Proprio questo mix di tecnologia e di saper fare è la ricetta studiata per il sito e che aprirà gradualmente opportunità occupazionali per il territorio, in parallelo con la gradualità produttiva dello stabilimento, che andrà a regime entro il 2020".
In tale prospettiva, nel corso del pomeriggio, Nestlé ha organizzato un incontro con i cittadini interessati a conoscere le modalità di partecipazione ai percorsi di selezione.
"Non posso che accogliere con viva soddisfazione il progetto di investimento Nestlé che farà della fabbrica sannita un hub internazionale e un'eccellenza produttiva - dichiara Il sindaco Clemente Mastella - È questa un'ottima occasione di valorizzazione delle molteplici risorse professionali di cui la nostra terra dispone: qui ci sono i saperi e le energie necessarie. L'incremento occupazionale previsto dal gruppo è un'opportunità quanto mai importante per i nostri giovani che vivono il dramma della disoccupazione, figlia di questo tempo. Come amministrazione comunale siamo da sempre in prima linea per lo sviluppo e la tutela del tessuto produttivo ed economico di Benevento. Ringrazio, pertanto, Nestlé per questa ulteriore occasione di crescita offerta alla città".
"Oggi, grazie a Nestlé, aggiungiamo un tassello importante alla costruzione di un progetto industriale in provincia di Benevento nel quale Confindustria crede fortemente - commenta Filippo Liverini, presidente Confindustria Benevento - perché consapevole delle capacità del tessuto produttivo e delle potenzialità del territorio. Gli strumenti incentivanti varati dal Governo per favorire nuovi investimenti, unitamente a quelli regionali, rappresentano una opportunità unica per rilanciare il Mezzogiorno, i cui benefici effetti si stanno già vedendo sul PIL. Occorre ora portare a compimento gli interventi infrastrutturali già previsti e finanziati per la provincia di Benevento, in modo da garantire il collegamento con le grandi reti di connessione stradale e ferroviaria, necessari ed indispensabili per le nostre imprese".
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