Ucraina, Cremlino rassicura Trump: "Molte posizioni Usa e Russia coincidono"
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(Adnkronos) - Lo sfogo di Donald Trump contro Vladimir Putin, lanciato durante il viaggio di ritorno da Roma dove ha incontrato il presidente ucraino Zelensky, sembra sortire i primi effetti con una rassicurazione che arriva stamane dal Cremlino.
"Ci sono molti elementi che coincidono davvero", ha detto infatti il portavoce Dmirtry Peskov, secondo cui la visione del presidente degli Stati Uniti sulla situazione relativa al conflitto in Ucraina coinciderebbe in gran parte con la posizione della Russia.
A scatenare ieri l'ira di Trump, che aveva appena fatto in tempo ad affermare che un accordo tra Kiev e Mosca fosse "molto vicino", l'incoerenza russa tra dichiarazioni d'intenti e fatti sul campo. "Non c'era un motivo per cui Putin dovesse lanciare missili contro aree civili, città e villaggi negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente con sanzioni bancarie o secondarie?", lo sfogo del tycoon durante il volo di ritorno verso gli Stati Uniti, primo vero affondo nei confronti di "Vladimir", a cui un paio di giorni fa si era rivolto con un appello per arrivare a un'intesa. Un messaggio che sembra mettere, almeno temporaneamente, in secondo piano i risultati della nuova missione a Mosca dell'inviato speciale della Casa Bianca per la Russia Steve Witkoff e le parole del Cremlino, che ieri si era detto pronto a negoziare "senza precondizioni".
Intanto la Russia continua a schierare piccoli gruppi d'assalto per infiltrarsi nel territorio ucraino dall'oblast di Sumy per ampliare la zona del fronte. A dirlo a Ukrinform il portavoce della Guardia di frontiera statale ucraina Andrii Demchenko, secondo cui la situazione nella regione resta "difficile", con le truppe di Mosca che concentrano i loro assalti su aree specifiche come i villaggi di confine di Basivka e Zhuravka.
"Di recente abbiamo osservato un aumento di queste attività, sia all'interno di questa zona che in altre aree, dove periodicamente rileviamo tentativi di infiltrazione da parte di questi gruppi", ha aggiunto Demchenko.
L'oblast di Sumy, nel nord-est dell'Ucraina, confina con l'oblast' russa di Kursk e con quelle di Bryansk e Belgorod, il che la rende una linea del fronte critica nella guerra. La dichiarazione di Demchenko giunge dopo che ieri le autorità russe hanno affermato di aver riconquistato completamente il territorio di Kursk.
Il massiccio attacco ucraino alla regione è iniziato il 6 agosto 2024. Secondo Putin, la completa sconfitta del nemico nella zona di confine di Kursk crea le condizioni per ulteriori azioni di successo delle truppe russe in altre importanti aree del fronte e "avvicina la sconfitta del regime neonazista". Il presidente russo ieri si è congratulato e ha ringraziato i militari delle unità militari che hanno preso parte alla liberazione della regione.