Giletti e l'inchiesta 'Zero titoli': "Dopo scandalo diplomi lo spettro dei rifiuti, carabinieri indaghino"

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Giletti e l'inchiesta 'Zero titoli': Giletti e l'inchiesta 'Zero titoli': "Dopo scandalo diplomi lo spettro dei rifiuti, carabinieri indaghino"

(Adnkronos) - Diplomi e lauree false, con tanto di cerimonia ufficiale di consegna, ma non solo. Lo Stato delle Cose, la trasmissione di Massimo Giletti in onda questa sera su Raitre, torna sull’inchiesta “Zero titoli" della Procura di Trani che indaga su una presunta truffa relativa a lauree e titoli di studio falsi, in cui sarebbero incappate centinaia di persone. Nei servizi precedenti l'inviata di Giletti, Rebecca Pecori, aveva già incontrato alcuni dei protagonisti della vicenda, una coppia di Trani, Lucia Catalano e Savino Cianci, e le due sorelle calabresi Maria Saveria e Giada Fortunata Modaffari. Intervistate, Catalano e Maria Saveria Modaffari si erano a un certo punto accusate a vicenda, sostenendo di essere all'oscuro della irregolarità dei titoli. In uno scambio concitato con Maria Saveria Modaffari, mostrato in trasmissione, a un certo punto la donna si innervosisce e si spinge a dire: "Giletti si guardi...". Cercata nuovamente dalla Pecori per il servizio della puntata di oggi la donna, poi, come mostrano altre immagini mandate in onda, accelera con l'auto mentre la giornalista cerca di fermarla per farle alcune domande.  

"Noi parliamo sempre di presunte truffe - rimarca Giletti - però vi posso dire che Lucia Catalano ha fatto il rito abbreviato e si è presa 4 anni per associazione a delinquere. Ma la cosa sconvolgente è che nel servizio in Puglia si sente un clima di omertà...", sottolinea Giletti riferendosi ad alcune interviste realizzate a Trani. "E quando la Modaffari dice 'Giletti ti devi guardare', che vuol dire? Che noi stiamo scoprendo troppe cose? Che stiamo sollevando questioni su cui tre procure stanno indagando ma che non ha importanti riscontri mediatici?". Poi, facendo riferimento a un altro servizio girato in un terreno che sarebbe riconducibile a Cianci e in cui, secondo voci raccolte sul posto e mandate in onda, sarebbero stati smaltiti dei rifiuti, Giletti aggiunge: "Io voglio fare un appello al comandante dei Carabinieri della Puglia: vadano a vedere cosa succede nel triangolo tra Cerignola, Foggia e Trani, perché addirittura - li avete sentiti i contadini nel servizio? - dicono che lì sotto hanno sotterrato i fusti. Io voglio sapere se è vero o non è vero. Abbiamo documentato una situazione allucinante".  

L'ultimo servizio dell'inchiesta di Rebecca Pecori raccoglie alcune voci a Condufuri, nel reggino, il paese delle Modaffari. C'è chi dice "non mi interessa, non voglio parlare" e chi racconta di aver subito una truffa: "Ci è costato 6mila euro, tantissimi sono stati truffati", "in paese lo sanno tutti". "Ora è chiaro che saranno le sentenze a chiarire che c'è dietro questi personaggi, comunque noi siamo qua, sempre aperti al confronto con queste persone. Però continueremo ad andare avanti con la nostra inchiesta", assicura Massimo Giletti. 



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