Inflazione, Istat: ad aprile aumenta del 2%. Carrello della spesa a +2,6%
12:40:0 167

(Adnkronos) - L'inflazione rialza la testa, salendo del 2% ad aprile su base annua. Lo rileva l'Istat che spiega come ad accelerare sia, soprattutto, il 'carrello della spesa': i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano da +2,1% a +2,6%, mentre la crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto rallenta da +1,9% a +1,6%.
La lieve accelerazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi degli energetici regolamentati (da +27,2% a +32,9%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +1,6% a +4,4%), ma anche all'aumento del ritmo di crescita dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +3,3% a +4,2%) e lavorati (da +1,9% a +2,3%). I prezzi degli energetici non regolamentati decelerano (riportando il tasso di variazione su valori negativi da +0,7% a -2,9%), come anche quelli dei tabacchi (da +4,6% a +3,4%). L'inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,7% a +2,1%, come anche quella al netto dei soli beni energetici, da +1,8% a +2,2%.
"L'inflazione a questi livelli comporta un aggravio di spesa, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, pari a +657 euro annui a nucleo, che salgono a +895 euro di una famiglia con due figli" afferma in una nota il Codacons. "A gravare sull'inflazione in Italia - spiega l'associazione - sono senza dubbio le tensioni sul fronte degli alimentari, i cui prezzi crescono a ritmi sostenuti. La crisi delle materie prime unitamente alla maggiore domanda legata al periodo di Pasqua ha determinato sensibili aumenti dei listini al dettaglio. Su tale situazione incombono i rischi legati ai dazi, che se introdotti potrebbero portare a una nuova fiammata dei prezzi in Italia", conclude il Codacons.
"Non si arresta l'impennata dei prezzi che, su base tendenziale, prosegue ininterrottamente dallo scorso settembre, con un'accelerazione a dir poco preoccupante, da +0,7% a 2%, ossia quasi triplicata in appena 7 mesi" afferma in una nota Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori. "Un'escalation a cui hanno contribuito le speculazioni sulla Pasqua e sui Ponti del mese di aprile". "Non per niente, in testa alla top ten dei rincari mensili ci sono tutte voci, legate alle vacanze. Al 1° posto i voli internazionali che in appena un mese decollano del 31,6%, quasi un terzo, medaglia d'argento per i voli nazionali con +26,3%. Medaglia di bronzo per alberghi, motel, pensioni e simili che costano l'11,7% in più rispetto a marzo. Appena giù dal podio il noleggio dei mezzi di trasporto e il trasporto marittimo che segnano entrambi un balzo mensile del 7%", prosegue Dona.
"Se l'inflazione pari a +2% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivo - spiega il presidente Dona - pari a 714 euro su base annua, ben 292 euro in più se ne vanno solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, 310 per il carrello della spesa, ossia per le spese obbligate, mentre i Servizi ricettivi e di ristorazione si pagano 121 euro in più rispetto allo scorso anno. Una vera e propria stangata. Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 653 euro, 259 euro sono per cibo e bevande, 277 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, 100 per alberghi e ristoranti. Per una famiglia media sono 537 euro complessivi, 202 per mangiare e bere, 215 per il carrello, 71 per ristorazione e servizi ricettivi", conclude Dona.
L'incertezza continua a pesare sul contesto economico commenta Federdistribuzione. Preoccupa in particolare il calo della fiducia dei consumatori, che segna una flessione di oltre due punti percentuali, toccando il livello più basso da marzo 2021. Ad alimentare l’incertezza contribuisce anche lo scenario geopolitico, le cui tensioni agitano le dinamiche di intere filiere produttive e commerciali.
"L’auspicio è che si trovino delle soluzioni ai temi aperti, in particolare alla questione dei dazi, attraverso una visione unitaria che tuteli il sistema produttivo e i cittadini. Seppur in un contesto caratterizzato dalla complessità e dalle sfide dell’andamento economico attuale, le imprese del retail moderno proseguono il proprio impegno in favore del potere d’acquisto delle famiglie" rimarca Federdistribuzione.
''Segnali confortanti emergono anche sul versante dell’inflazione che, secondo le prime stime, si sarebbe attestata ad aprile al 2% tendenziale, in lieve crescita rispetto all’1,9% di marzo ma sotto la nostra previsione al 2,2%" afferma, invece, l’ufficio studi di Confcommercio commentando i dati dell'Istat. "Sul dato mensile hanno inciso fattori stagionali, legati essenzialmente alla Pasqua e ai ponti di fine mese, elemento che porta a ritenere possibile un moderato rallentamento nei prossimi mesi'', conclude l’ufficio studi.