Trasferiti ad Apollosa parte dei migranti destinati a Vitulano. Il comune sannita ne ospita ora 109

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Il problema della gestione del flusso degli immigrati oltre ad essere annoso è anche spinoso. Lo testimoniano gli ultimi recenti eventi che dal Sannio sono saliti all'onore della cronaca nazionale. Sul tema interviene, con una pacata riflessione "Apollosa in Movimento".

Gli immigrati respinti dal Comune di Vitulano, sono stati accolti dal Comune di Apollosa, presso il Bei Park Hotel. Qui sono ora ospitati, quindi, un totale di 109 immigrati. E' cronaca di questi giorni. Dopo i fatti di Vitulano in cui il Sindaco si è avvalso della possibilità di dire no a nuovi arrivi di immigrati, emettendo una dura ordinanza che imponesse un blocco fisico - mediante un cumulo di terra - all’unica strada di accesso all'agriturismo adibito a struttura ricettiva, per impedire che vi fossero trasferite altre persone, si è poi giunti ad un’intesa con la Prefettura sul numero dei rifugiati da accogliere passando da 34 a 12. “Con gli immigrati bisogna che lo Stato rispetti i patti e le regole con gli enti locali”, aveva spiegato il Sindaco.

Intanto, anche il Sindaco di Ceppaloni ha annunciato la ferma opposizione verso qualsiasi tentativo di dirottare presso il suo Comune altri immigrati, tenuto in considerazione l'ampio superamento del rapporto di 2,5 migranti ogni mille abitanti previsto dall'accordo fra ministero dell'intero ed Anci.  Il flusso migratorio, che interessa l' Italia tutta, ci pone di fronte ad un fenomeno umanitario che impone una razionale ed umana gestione e non un fenomeno da subire, al fine di creare comunità accoglienti e nello stesso tempo attente alle esigenze di tutta la popolazione.

Donne, bambini ed uomini di ogni cultura, religione e patria sono uniti dal principio di umanità e dal desiderio di migliorare la propria vita, tanti sono i punti di unione tra gli esseri umani, nonostante le belle e numerose differenze. "Ma la mala gestione del flusso migratorio" - fanno notare gli attivisti del movimento politico 'Apollosa in Movimento' - "ha portato spesso a riscontrare solo diversità e timori, e a brutti episodi come quello di Vitulano; la mala gestione porterà ad altri ed episodi analoghi, se a livello nazionale non si deciderà di attuare una vera politica di integrazione".

Intanto a livello locale, parallelamente alle politiche migratorie, si realizza nel nostro Paese un sistema di accoglienza che vede al centro la rete degli enti locali che realizza progetti di 'accoglienza integrata' sul territorio: il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).

"Al momento, ad Apollosa, l'integrazione è gestita da cooperative private" - sottolineano i componenti del movimento cittadino - "ma vi è la possibilità di partecipare alle rete di progetti di accoglienza per gli enti locali, coinvolgendo in attività lavorative figure professionali locali".  Per attivare il sistema, gli enti locali possono utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dal ministero dell'Interno attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Con questo strumento, vengono assegnati contributi in favore degli enti locali che presentino progetti destinati all’accoglienza per i richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.

Il Sistema di protezione è caratterizzato dal carattere pubblico delle risorse messe a disposizione e dagli enti responsabili dell'accoglienza, e dal governo centrale secondo una logica di governance multilivello; dalla partecipazione volontaria degli enti locali alla rete dei progetti di accoglienza ed infine da politiche sinergiche sul territorio con i soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi.



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