Tra introversione ed estroversione: cosa significa essere ambiversi
18:20:21 14966La personalità di ogni individuo è ricca di sfumature: spesso infatti siamo portati a etichettare le persone intorno a noi come introverse o estroverse, ma in realtà la distinzione non è sempre così netta. Vediamo quali sono le caratteristiche principali delle persone introverse ed estroverse, per approfondire il profilo delle persone “ambiverse”.
Le caratteristiche principali di introversi ed estroversi
Timidezza e introversione sono tratti della personalità caratteristici delle persone introverse, che si focalizzano quindi maggiormente sulle proprie sensazioni interiori. Si tratta in genere di persone piuttosto riservate e che prediligono principalmente la compagnia di pochi amici; in genere finiscono per limitare le occasioni sociali in quanto provocano in loro un investimento di energie notevole. Le persone estroverse, al contrario, tendono a sentirsi rigenerate proprio se inserite in contesti mondani, in quanto sono abituate a rivolgere le proprie energie verso l’esterno, atteggiamento che provoca loro un forte senso di appagamento.
Per entrambi i tipi di personalità è determinante il cosiddetto “forecast affect”, ossia la sensazione dovuta alla previsione, che è solitamente positiva negli estroversi e negativa negli introversi.
Il confine tra introversione ed estroversione, come già accennato, non è così netto come potrebbe sembrare: non è raro infatti che gli introversi adottino comportamenti tipici delle persone estroverse e viceversa.
Chi sono gli ambiversi
La dicotomia tra introversi ed estroversi cede il passo a una classificazione più flessibile che introduce il concetto di ambiversi. Gli ambiversi sono infatti coloro che manifestano i tratti di personalità accennati poco sopra in base ai contesti e al loro stato d’animo.
In situazioni diverse, infatti, le stesse persone possono rispondere agli stimoli in modo più introverso o estroverso. In genere degli alti livelli di dopamina, l’ormone che regola il nostro umore, denotano una tendenza all’introversione, in quanto gli stimoli ricevuti bastano per la produzione di quest’ormone in quantità sufficienti per il benessere individuale. Quando i livelli di dopamina sono bassi, invece, le persone ricercano gli stimoli all’esterno.
Secondo gli esperti del settore, sarebbe proprio questa particolare abilità di modulare reazioni diverse in base alle circostanze a fare degli ambiversi degli ottimi leader, capaci di ascoltare gli altri tanto quanto se stessi. La ricerca dello studioso Adam Grant dimostrerebbe inoltre le spiccate doti commerciali degli ambiversi, dovute principalmente alla loro capacità di interpretare le emozioni del cliente, intercettandone i bisogni.