Test sulla lingua italiana per il permesso di soggiorno: l’assistenza delle Acli agli immigrati

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Oggi, giovedì 9 dicembre, è entrato in vigore il decreto del Ministero dell'Interno che subordina il rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo (la ex carta di soggiorno) al superamento di un test di conoscenza della lingua italiana. I cittadini stranieri possono effettuare la prenotazione online della prova d'esame attraverso il sito web http://testitaliano.interno.it Gli esami dovranno iniziare entro 60 giorni dalle prime richieste.

Gli uffici del Patronato Acli di Benevento sono organizzati per garantire ai cittadini immigrati le opportune informazioni e l'assistenza eventualmente necessaria per inoltrare le domande di prenotazione per lo
svolgimento dei test. “E' probabile - afferma la responsabile del Patronato Acli di Benevento Angela Ciullo - che il nuovo sistema avrà bisogno di un periodo di rodaggio, malgrado l'impegno profuso dai
funzionari delle amministrazioni coinvolte: il ministero dell'Interno e quello dell'Istruzione, le questure e le prefetture, i centri provinciali per l'istruzione degli adulti.

Di fatto questo test aggrava il lavoro già oneroso dell'amministrazione pubblica e rischia di prolungare ulteriormente le procedure per il rilascio della ordinaria documentazione necessaria a cittadini stranieri, creando problemi in particolare a quanti hanno oggi in scadenza il permesso di soggiorno e sono in possesso dei requisiti per richiedere il permesso Ce per lungo-soggiornanti”.

“Anche le Acli sannite - dichiara Filiberto Parente, presidente del Simposio immigrati - si attiveranno, in collaborazione con l’Ufficio Territoriale di Governo della Prefettura di Benevento nel cercare e ricercare occasioni per progetti formativi anche per la lingua italiana per stranieri.

Per il prossimo anno bisognerà mettere in cantiere con le istituzioni del territorio corsi per far crescere reti civiche e di servizio, che vadano nella direzione di promuovere efficienti meccanismi di integrazione”. “Sarà necessaria una pedagogia del diritto sul tema dell’immigrazione - conclude Parente -  che miri ad integrare due soggetti: la pubblica amministrazione e gli stranieri e in maniera indiretta il tessuto sociale e territoriale in cui gli stranieri risiedono”.



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