Taglio tasse per gli agricoltori: il governo tenta di disinnescare la protesta

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Governo Meloni (Foto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)Governo Meloni (Foto della Presidenza del Consiglio dei Ministri - licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT)

Roma - Il governo italiano ha messo sul tavolo un'offerta per disinnescare la protesta degli agricoltori che da giorni tiene sotto scacco le principali città italiane. La proposta, messa in campo dal governo, prevede l'esenzione dall'Irpef per i redditi agrari fino ai 10 mila euro.

La misura, che si applicherebbe a coltivatori diretti e imprenditori agricoli, dovrebbe interessare circa 300 mila persone e costerebbe alle casse dello Stato circa 200 milioni di euro.

Le diverse sigle degli agricoltori hanno accolto la proposta del governo con pareri discordanti. Alcune, come Riscatto Agricolo, uno dei gruppi principali della mobilitazione, si sono dette pronte a terminare il presidio di protesta nel giro di qualche giorno.

Altre, invece, come Coldiretti e Confagricoltura, hanno annunciato che proseguiranno le manifestazioni a Roma e Bruxelles. "La proposta del governo è un passo avanti, ma non basta", ha dichiarato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini. "Servono misure concrete per contrastare il caro carburante, i rincari dei fertilizzanti e il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli".

A Roma, dove da giovedì scorso centinaia di trattori bloccano le principali vie del centro, la situazione è ancora tesa. Gli agricoltori protestano contro il caro prezzi e chiedono al governo misure concrete per il sostegno del settore agricolo. La speranza dell'esecutivo è che la proposta del governo sull'esenzione Irpef possa contribuire a rasserenare il clima e a sbloccare la situazione.

Nelle prossime ore le diverse sigle degli agricoltori si incontreranno per decidere il da farsi. La loro decisione sarà determinante per il futuro della protesta.



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