Successo per la prima edizione di "Botteghe aperte. Santa Croce si racconta"
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Santa Croce del Sannio è stata per tre giorni un “album fotografico” tangibile, un percorso attraverso le fotografie d’autore, la pittura, l’ arte, i palazzi d’epoca e le meravigliose Chiese.
“Botteghe aperte. Santa Croce si racconta” è stato l’evento realizzato grazie ad un intervento co-finanziato dal Piano di azione e coesione, curato dall’amministrazione comunale di Santa Croce del Sannio con la partecipazione della parrocchia, della fondazione Galanti e la direzione artistica di Fabio Donato e la direzione scientifica di Nicolina Zeoli.
Dal 18 al 20 marzo, il piccolo centro sannita, ha acceso i riflettori sul borgo antico, dando vita ad un sentiero suggestivo fatto di vicoli in pietra viva, illuminati d’azzurro, che hanno trasportato i visitatori in una dimensione fiabesca e in uno spazio temporale indefinito e affascinante.
“Abbiamo immaginato questo evento come un omaggio alla nostra comunità, alla bellezza del luogo e al patrimonio culturale ed umano che Santa Croce possiede. Santa Croce vanta palazzi nobiliari e chiese di inestimabile valore, annovera tra i suoi concittadini nomi come Girolamo Vitelli e Giuseppe Maria Galanti, ma palazzi e personaggi non sono tutto, credo che il valore imprescindibile di una comunità sia riposta nella gente, nella cultura dell’ospitalità. Questo evento è valso proprio alla valorizzazione di questo patrimonio immateriale. Per valorizzare un paese non basta ristrutturare un palazzo, ma investire nella cultura, la nostra priorità è quella di far crescere le professionalità locali per creare sviluppo e opportunità per i nostri giovani”.
Così il sindaco Antonio Di Maria che si è detto soddisfatto della riuscita della manifestazione, insieme alla curatrice scientifica dell’evento, Nicolina Zeoli.
“ Sono onorata di aver potuto realizzare questo progetto artistico e culturale. Un progetto che ho curato con grande passione, perché tale è la stima che ho nei miei concittadini, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella riuscita di tutto il programma. Questo evento ci ha insegnato che possiamo contare sulle nostre ricchezze culturali ed umane e su queste basi contiamo di portare avanti altri progetti di promozione territoriale”.
L’evento si è incentrato sulla figura di Don Angelo Zeoli, parroco che tra gli anni 60 e 80 con la passione della fotografia, ha realizzato una collezione di immagini bellissime, che raccontano in bianco e nero Santa Croce e la sua gente. Una mostra lo ha omaggiato esponendo i suoi scatti più significativi, nelle stanze della sua vecchia casa e a Palazzo Vitelli, sede che ospita anche le opere di Del Donno, in una esposizione permanente, visitabile tutto l’anno.
M.Delli Veneri, F.Donato, S. Fiore, A.Paoletti, C. Ravone, V.Vitulli, con le loro opere hanno trasformato palazzo Vitelli in una vera galleria d’arte. Tre serate, diversi momenti dedicati alla musica, al teatro alla poesia. Dal Teatro brillante della Compagnia Solot, con “Salute”, al Casino Damiani con l’”Aperiarte” degustazioni di prodotti locali, mostre di pittura, la musica del mandolinista Tiziano Palladino, il teatro della Filodrammatica Santacrocese.
La Chiesa di Santa Maria Assunta, meravigliosa opera del 1536, ha ospitato il concerto di Patrizia Spinosi e Maurizio Murano, mentre il Canzoniere della Ritta e della Manca si è esibito nel restaurato frantoio, nel complesso del Palazzo De Mariarosa. Uno scrigno di cose belle da vedere e gustare sono state le botteghe degli artigiani, manufatti in legno e vimini, lavorazioni in lana locale, cosmetici naturali all’olio d’oliva, pasta e formaggi, vin e più di 2000 “Panzarotti di San Giuseppe” dolci di pastasfoglia con crema di ceci, realizzati sapientemente da Romina Di Maria con “nonna Maria “e tutta la famiglia, un assaggio di sapori semplici, che ha testimoniato ancora una volta la grande attitudine all’ospitalità dei Santacrocesi.