Strage nel canale di Sicilia, alle 17.30 sit-in di protesta a Benevento
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Una manifestazione per chiedere lo stop dell’operazione di pattugliamento delle coste ‘Triton’ e l’apertura di un corridoio umanitario. Promotore dell'iniziativa il Depistaggio, l’Atletico Brigante e Oltreconfine - Scuola d’italiani per Stranieri. L’appuntamento è fissato per le 17.30 di fronte la Prefettura di Benevento.
Mentre sale terribilmente il numero delle vittime del Canale di Sicilia, da 700 a 900, mentre 28 sarebbero i superstiti e 24 le vittime accertate. Anche a Benevento c’è chi chiede con forza manifestando nei pressi della Prefettura sannita, l’apertura di un corridoio umanitario.
A mobilitare l’opinione pubblica sannita è apparso l’appello, lanciato via social, dal Centro Sociale Occupato e Autogestito Depistaggio, l’Atletico Brigante e Oltreconfine- Scuola d’italiano per Stranieri. Sotto accusa il programma ‘Triton’ e l’immobilismo dell’Europa.
“Quasi 1000 migranti morti/dispersi nel Canale di Sicilia – dice la descrizione del sit-in di protesta - non sono l'ennesima fatale tragedia, ma sono un crimine contro l'umanità. La responsabilità- continua - di queste assurde morti è delle politiche dell'Europa Fortezza: sostituire l’operazione “Mare Nostrum” che di certo non era la soluzione, ma consentiva il soccorso in acque internazionali da parte della Guardia Costiera, con il programma “Triton” che, invece, non prevede soccorso, ma solo pattugliamento militare significa trasformare consapevolmente il Mediterraneo in un MURO D’ACQUA e costringere migliaia e migliaia di uomini, donne e bambini, in cerca di protezione e di felicità, a rischiare la vita in mare”.
Non vengono tralasciate critiche alle varie forze politiche “Chi parla di blocco navale Lega, F.I. – si legge - di rafforzamento di Triton e ‘guerra’ agli scafisti, il PD, è ipocrita e strumentalizza questo dramma.La storia dell’umanità è storia di migrazioni ed è insensato pensare che si possano bloccare.
Secondo gli organizzatori è necessario “organizzare l’accoglienza e l’ospitalità e mettere al centro di ogni politica le persone e non le frontiere ed il business. Come cittadini e cittadine beneventani e antirazzisti ci siamo dati spontaneamente un appuntamento, h. 17.30, nei pressi della Prefettura con l’obiettivo di denunciare e smascherare queste ipocrisie e per chiedere: L’APERTURA IMMEDIATA DI UN CORRIDOIO UMANITARIO e LO STOP IMMEDIATO DELL’OPERAZIONE CRIMINALE‘TRITON.”
“Questa - conclude la nota - è l'unica azione concreta per fermare questo crimine. Restiamo umani!”