Un sogno lungo 88 anni, Benevento: il sogno e' realta'

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La squadra in piazza RisorgimentoLa squadra in piazza Risorgimento

Da ieri, saranno due le date scolpite in maniera indelebile nel cuore dei tifosi della Strega. Ripercorriamo insieme gli 88 anni di una storia, tutta giallorossa.

Il 6 settembre 1929 nasceva l’Associazione Calcio Benevento, la notizia del ‘dies natalis’ della prima formazione calcistica del capoluogo venne data però il giorno dopo, il 7 settembre di 88 anni fa. Una storia lunga coronata nella scorsa stagione con la storica promozione in Serie B.

Gli albori

Per anni i "giallorossi" hanno giocato sul leggendario Meomartini. Si partì dalla Terza Categoria (oggi paragonabile all’Eccellenza), per poi passare in Seconda ed in Prima nella stagione 34-35 ecco la prima apparizione in quella veniva denominata Serie C sotto la guida del tecnico ungherese Halmos e nel 45-46 arrivò anche la vittoria del campionato ma la serie cadetta sfumò per problemi economici.
Nel 1952 arrivò il primo fallimento e si ripartì allora da quella che ancora oggi viene ricordata come ‘la gloriosa San Vito’ formazione dilettantistica che nel 60’ approdò nuovamente in C con il nome di S.S. Benevento.

Solo nel 1966 invece – a seguito di una fusione – nacque la Polisportiva Benevento che militò per 8 campionati in serie D prima di fare il gran ritorno in C sfiorando la promozione nel 75-76 con Santin in panchina. I sanniti non mollarono la categoria fino al 1987 – l’anno prima venne ripescato – finendo così in C2 mentre nel 1989 fu la mancata fidejussione a respingere il Benevento nell’Interregionale.
Nacque allora nel 1990 lo Sporting FC Benevento, al timone della società vi era Mario Peca. La squadra vinse il campionato ma perdette lo spareggio promozione contro la Juve Stabia. La società passò poi di mano prima di essere acquistata dai Cotroneo che nella stagione 93-94’ riportò la Strega in Serie C2 con Luigi Boccolini in panchina, Giuseppe Orsini capitano e due goleador di razza come D’Ottavio e Paolucci.

La maledizione play - off

Negli anni successivi iniziò la ‘maledizione play off’ persi prima contro il Savoia, poi contro la Turris ed infine dal Crotone. Nel 1999 però, in panchina sedeva Dellisanti, qualcosa andò magicamente bene e sul neutro del ‘Via del Mare’ di Lecce dopo aver eliminato il Catanzaro il Benevento affrontò il Messina. Nella mente dei tifosi è ancora scolpita quella data: 13 giugno. Eppure anche quel giorno tutti cedettero che la maledizione stesse per abbattersi nuovamente perché Scaringella nella ripresa porta in vantaggio i peloritani ma a rimettere le cose a posto ci pensa Bertucelli.

A far esplodere la gioia dei sanniti fu però all’84’ il goal di Compagno tornando così in C1. L’anno successivo furono Di Giulio e Carannante a regalare nell’ultima giornata di campionato (fu battuto l’Arezzo di Serse Cosmi per 2 a 1) una salvezza al cardiopalma. E lo stesso avvenne nel 2000-01 con Specchia in panchina.

L’anno dopo furono i play out a regalare la permanenza in C1 al Benevento ai danni della Nocerina (1-0 a Nocera e sconfitta in casa per 1-0). Esaltante invece l’annata 2003-04 – presidente era Pino Spatola, allenatore Benedetti – che finì dopo una rimonta superba con l’acquisizione dei play off persi nella semifinale di ritorno (al Santa Colomba finì 1 a 0 al 31’ in goal Pellicori) all’Ezio Scida per 3 a 1 (rete di Molino) contro il Crotone di Gasperini.

Nella stagione successiva invece dopo il settimo posto raggiunto lo Sporting Football Club finì e la squadra fu retrocessa in C2. A costituire una nuova società fu Older Tescari che la denominò Benevento Calcio ma a marzo fu ceduta ai fratelli Ciro e Oreste Vigorito ma ai play off i sanniti sono eliminati dalla Sansovino. Fu anche l’anno dei tre allenatori: Gabetta, Florimbi e Specchia. La stagione 2006-07 inizia con Pileggi trainer per finire con Simonelli giungo i play off ma è il Potenza a prendersi la promozione in C1. Nel 2007-08 il Benevento è un rullo compressore e vince il torneo con 4 turni di anticipo e torna in terza serie.

Nella stagione 2008-09 la Strega giunge seconda dietro al Gallipoli - l'avventura comincia con Papagni in panchina e si conclude con Soda - che vince il torneo con un solo punto di distacco e sono ancora play off: eliminato il Foggia in semifinale (0a0 e 2a2) la finale è nuovamente contro il Crotone finisce 1 a 1 in Calabria ma peserà la sconfitta interna per 1 a 0. La nuova annata comincia con Acori in panchina poi sostituito da Camplone salvo poi vedere il ritorno dello stesso Acori a poche giornate dalla fine che conquista i play off ma la compagine sannita viene eliminata dal Varese (pareggio per 2 a 2 a Benevento e sconfitta per 2 a 1 in Lombardia).

Nel 2010-11 in panca c’è Cuttone che viene esonerato con la squadra al 2° posto. Subentra Galderisi ma il Benevento viene sconfitto dalla Juve Stabia ma è anche l’anno dell’addio a Ciro Vigorito. L’anno dopo, torna Gianni Simonelli che sarà poi sostituito dall’indimenticato Carmelo Imbriani e Jorge Martinez ma il sesto posto non assicura i play off.

Riparte la nuova stagione quella 2012 – 13 ma Imbriani rinuncia per motivi di salute ma dopo 7 giornate si dimette anche Martinez ed allora la società chiama Ugolotti. La marcia però non cambia anzi arriva al zona play out e al posto di Ugolotti arriva Caroni che allenerà il Benevento anche nella stagione successiva. Fatale però fu la sconfitta contro il Lecce ed al posto di Carboni giunge nel Sannio Fabio Brini che conquista l’ultima piazza per i play off, elimina il Catanzaro ma perde contro il Lecce e sfuma così il sogno promozione.

La promozione in B

Brini però rimane alla guida tecnica del Benevento, ed i giallorossi giungono secondi nel 2014-15 per poi perdere l’ennesimo play off in casa contro il Como. Vigorito allora lascia guida del club che viene acquisito da Fabbrocini e Pallotta con Gaetano Auteri in panchina che dopo una stagione esaltante il 30 aprile 2016 conquista la storica promozione in B quella conquistata ma mai disputata nel 45-46, quella sfumata negli anni 70’ e quella ad un passo contro il Crotone. In città, si innesca una festa senza precedenti che si protrae fino a notte inoltrata e continuerà poi nei giorni successivi in città e l’entusiasmo contagia l’intera provincia.

Il sogno diventa realtà

Solo 13 mesi fa il Benevento si apprestava a vivere il suo primo torneo cadetto, oggi invece gli stregoni sono tra le 20 squadre che prenderanno parte al prossimo torneo di Serie A. Una stagione da incorniciare quella dei sanniti che si è regalata prima i play-off, battendo in casa il Frosinone, poi ha eliminato Spezia e Perugia prima di ‘stregare’ il Carpi di Castori e regalarsi una notte magica. Baroni ha portato in città l’idea di un calcio altro, fatto di giocate e tocchi delicati: alla continua ricerca della bellezza. Baroni ha saputo anche tener testa alle critiche, che tra febbraio e marzo, piovute sulla formazione (6 gare 2 soli punti) sannita. Ha il merito di aver riabilitato Puscas, di aver trasmesso quella voglia matta di crederci e di lottare fino all’ultimo (vedi goal Ceravolo al 90’ contro il Frosinone). 

Michele Palmieri



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