Calcio. Benevento torn(A) presto...
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Nonostante la retrocessione ci sono cose che non si possono dimenticare e che lasceranno per sempre il segno. Serie A, il nostro è solo un A...rrivederci
Sembra essere giunti al capolinea. Stando, almeno, a quelle che sono le ultime indiscrezioni, soprattutto leggendo tra le righe alcune affermazioni del diretto interessato. Roberto de Zerbi, questa settimana dovrebbe chiarire, in maniera definitiva, quello che sarà il suo futuro. Sembra molto improbabile che l’attuale tecnico del Benevento possa scegliere di restare ancora nel Sannio. Se dovesse decidere di farlo non sarebbe affatto una scelta azzardata, soprattutto per l’ambizione della società.
Una cosa è certa, ogni decisione che il tecnico prenderà andrà rispettata, ma non per questo i programmi societari ne risentiranno, tutt’altro. In un modo o nell’altro si allestirà una rosa competitiva. Sul taccuino del ds Foggia i nomi non mancano: Juric, ex tecnico del Genoa, è sempre un nome caldo, anche se è presto per iniziare a parlare di piste concrete. C’è ancora una giornata di campionato da onorare. Il Benevento sarà ospite del Chievo, un match che è comunque utile per cercare di arrotondare i punti in classifica.
Facendo un passo indietro, di questa retrocessione, alcune cose resteranno scolpite nella mente di tutti: il colore, la civiltà e soprattutto la travolgente passione che questa magnifica tifoseria ha portato in giro in tutti i vari stadi italiani. E’ senza dubbio questo il vero valore aggiunto del Benevento. A ribadirlo, in maniera ancora più forte, è il finale di gara contro il Genoa, quando il tributo della torcida giallorossa, nei confronti dei propri beniamini, è stato così commovente che ha ricevuto apprezzamenti ovunque.
E’ da qui che si deve ripartire: dall’amore sviscerato che questi tifosi daranno sempre. La serie A senza il Benevento sarà orfana di qualcosa: mancherà quel forte senso di appartenenza e quel folklore che generava attenzione e simpatia anche dopo una sconfitta. Benevento sa perdere, sa accettare il verdetto del campo. Anche stavolta, ma con orgoglio, si è pronti a ripartire. Che sia De Zerbi o qualcun altro a guidare la panchina giallorossa poco importa. Una cosa è certa: la serie A non può fare a meno di questi colori e della contagiosa passione di questa torcida.
C.D.