Si risolve con la sentenza della Corte Costituzionale il nodo legato ai lavoratori dell'ex Consorzio di Bonifica della Valle Telesina.
16:28:29 3991Avevano messo in tatto numerose missive e clamorose proteste i dipendenti dell’ex Consorzio di Bonifica della Valle Telesina: dal salire sui tetti allo sciopero della fame ma tutto sembrava eternamente vano ed inascoltato. Le proteste puntavano ad accendere l’attenzione sulla loro situazione lavorativa che non solo era precaria dal 2002 ma mancante degli indennizzi economici da ben 22 mesi. A maggio inoltre era stato lo stesso governatore Caldoro ad occuparsi della vicenda su pressione del rappresentate sindacale provinciale Filba – Uila, Ciro Abitabile che in una nota lascia trasparire ampia soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale del 24 giugno 2014, relativa ai dipendenti della Gestione Liquidatoria del soppresso Consorzio di Bonifica,dopo due anni di protesta.
Precisa Abitabile: “la Regione Campania con L.R . 10 maggio 2012, n. 11 (Modifiche legislative e disposizioni in materia di consorzi di bonifica),art.3 aveva disposto il trasferimento dei dipendenti della Gestione Liquidatoria del soppresso Consorzio di Bonifica al Consorzio di Bonifica del Sannio - Alifano,che già era subentrato nelle funzioni del territorio della Valle Telesina.
Il Consorzio di Bonifica del Sannio - Alifano aveva adito il TAR di Napoli che aveva sospeso il giudizio,rimettendo la questione alla Corte Costituzionale.
Quest'ultima ha ritenuto che “l’art. 3 della legge reg. Campania n. 11 del 2012 non ha, infatti, rimosso modalità e adempimenti già prescritti in sede amministrativa con le richiamate delibere del Consiglio regionale n. 94/6 del 3 aprile 2002 e della Giunta regionale n. 2082 del 17 maggio 2002, ma – presupponendone l’indefettibile osservanza – si è limitato ad imporne l’attuazione, sollecitando il superamento della
decennale situazione di stallo e per questi motivi dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3 della legge della Regione Campania 10 maggio 2012, n. 11 (Modifiche legislative e disposizioni in materia di consorzi di bonifica), sollevata dal Tribunale amministrativo della Regione Campania.(tratto dal sito Istituzionale della Corte Costituzionale)
Sono stati due anni di sofferenza,di attesa spasmodica - dice l'Abitabile - in cui sono stati adottati e promossi iniziative tese alla risoluzione del problema che si protraeva da oltre dieci anni (sciopero della fame,incontri istituzionali ecc.).
Un solo rammarico:forse un'azione congiunta (eccetto solo qualcuno) da parte di tutti i dipendenti dopo la promulgazione della legge da parte della Regione Campania avrebbe evitato questo calvario durato due anni e che ha portato sino ad oggi a circa diciotto mesi di mensilità non retribuite.
Un ringraziamento va a S.E. il Prefetto di Benevento,alla Dott.ssa Floriana Maturi, agli On.Alessandrina Lonardo e Giulia Abbate e a tutti coloro che sono stati vicini ed hanno perorato la situazione drammatica dei dipendenti”.
Nel frattempo a parlare, attraverso una nota è anche Izzo Martino Ugo ex Capo Settore Irrigazione del Consorzio di Bonifica Telesino, che in un messaggio apparso anche sui social network rivela: “rimettere le cose a posto è stata la sentenza della Corte Costituzionale n °202 del 9 luglio 2014 che è andata a chiudere definitivamente la situazione Kafkiana vissuta fin ora. Si spera di risolvere in breve tempo anche l’incertezza economica e lavorativa – continua Izzo – incertezza che va avanti dal 2002 per i dipendenti dell' ex Consorzio di Bonifica della Valle Telesina. Non percepiamo le retribuzioni da 22 mesi, eppure per gli anni 2013 e 2014 le somme per le spettanze retributive dei predetti lavoratori sono state inserite nei bilanci della Regione Campania, ma non si è riuscito in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale ad individuare un percorso per il pagamento degli appannaggi”.
La nota rilasciata da Izzo inoltre va nel merito della questione e chiarisce anche alcuni aspetti della sentenza che va dunque a porre fine alla diatriba nata dalla soppressione dell’Ente Telesino: “la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell' art. 3 della legge della Regione Campania n°11 del 10 maggio 2012 che dispone il trasferimento a decorrere dalla data in vigore della legge innanzi citata,del personale dell' ex Consorzio di Bonifica della Valle Telesina al Consorzio Sannio - Alifano subentrato nelle attività e funzioni nel territorio di competenza dell' ex Ente Telesino. La stessa legge – dice Izzo - prevede la contestuale attribuzione al Consorzio subentrante di un contributo annuale di 800 mila euro dal 2012 fino all' anno 2016. La Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica Sannio - Alifano per inficiare il trasferimento del personale e di alcune direttive dei competenti Uffici della Regione Campania tra cui quella che sollecitava l' adozione della legge regionale ed in mancanza degli adempimenti la Regione avrebbe proceduto al commissariamento dell' Ente diede mandato ad uno studio legale per produrre ricorso al TAR Campania che con ordinanza del 13 settembre 2012 pose la questione di legittimità dell' art 3 della legge regionale. Il nodo della costituzionalità dell' art 3 è stato definitivamente sciolto con la sentenza della Corte Costituzionale pubblicata il 16 luglio. Adesso – conclude - spetterà al Tar Campania prendere atto della legittimità dell' art 3 ed alla Regione Campania far osservare al Consorzio di Bonifica Sannio - Alifano in tempi brevi l' attuazione degli adempimenti connessi al trasferimento del personale e chiudere definitivamente l' annosa vicenda che è costata anni di vera sofferenza per i dipendenti e le loro famiglie lasciati senza stipendi ma soprattutto senza dignità lavorativa da chi oggi è chiamato a riflettere sul suo operato. Ma soprattutto sarà chiamato a riflettere domani e per lungo tempo”.
Michele Palmieri