Scoppia la protesta dei migranti, la Cgil ispeziona la struttura di Madonna della Salute

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Centro di accoglienza Madonna della SaluteCentro di accoglienza Madonna della Salute

La Cgil ha ispezionato il 6 ottobre il centro di accoglienza di contrada Madonna della Salute. Ad accompagnare Rosita Galdiero, segretario provinciale dell’organizzazione sindacale, c’erano la Flai Cgil e Filcams con Luciano Valle e Antonella Rubbo. La visita giunge dopo appena tre giorni dalle proteste messe in atto dai migranti dell’altra struttura cittadina di Ponte delle Tavole nei pressi della Questura di via De Caro.

Non è stata ben accetta l’ispezione effettuata nella mattinata del 6 ottobre dalla Cgil all’interno del centro di accoglienza di contrada Madonna della Salute, dove nei giorni scorsi, era anche apparsa una scritta razzista poi cancellata dagli stessi residenti.

Il gestore della struttura ha  definito “un’intrusione” la visita della Cgil. I sindacalisti Rosita Galdiero, Luciano Valle e Antonella Rubbo, sono giunti nel centro accompagnati da alcuni agenti della Polizia di Stato ma non sono riusciti ad entrare all’interno della struttura perchè ritenuti dal responsabile privi di titoli. Secondo lui, gli esponenti della Cgil non avevano alcun titolo per entrare nell'edificio. “Il prefetto non ha autorizzato nessun ingresso nella struttura. Qualcuno vuole darmi fastidio”. Per permettere l’ingresso dei sindacalisti nella struttura si infattiè dovuto attendere l’arrivo degli agenti della Polizia di Stato. Sul posto anche un’ambulanza del 118 che ha visitato alcuni dei ragazzi che mostravano delle piaghe.

La visita della Cgil però non era un qualcosa di anomalo, visto che fa parte dell’Osservatorio sull’Immigrazione a denunciare le condizioni in cui vivono, non sono solo gli ospiti che lamentano scarse condizioni igienico-sanitarie e di cibo – la segnalazione alla Cgil è giunta proprio da loro – ma anche i sindacalisti stessi. Luciano Valle, ha infatti spiegato che oltre a non esserci in realtà acqua corrente, “quella che giunge ai rubinetti proviene da un pozzo che non ha sorgenti, i ragazzi la riscaldano in un secchio con degli elettrodi e poi dicono che puzza”, nelle stanze dormono troppe persone, “in 14mq vi alloggiano dalle 16 alle 18 persone con un bagno soltanto a piano, è inaccettabile”.


A rincarare la dosa è Rosita Galdiero, segretario provinciale della Cgil. “Un mese fa ho scritto di mio pugno una nota al prefetto chiedendo un incontro per capire come sarebbero stati gestiti i nuovi arrivi, ma non ho ricevuto risposta. Abbiamo provata a contattarla invano anche stamani proprio perchè non volevano farci entrare, ma niente, ecco perchè è dovuta arrivare la Digos con una volante”.

La Galdiero poi annuncia le prossime mosse. “Sono amareggiata, scriverò una nuova nota al prefetto e poi come Cgil ne invierò una al Ministero dell’Interno, dove spiegherò come funzione a Benevento il sistema dell’accoglienza, compresa l’anomalia che vede in pratica gestire tutto al Consorzio Maleventum”.



Sulle condizioni in cui vivono i migranti dice, “non ci sono docce sufficienti. I ragazzi sono costretti a fare i propri bisogni fuori, esiste una condizione degrado”.

Una volta che però i sindacalisti sono andati via, ecco che il gestore della struttura ha permesso poi anche a fotografi e giornalisti di entrare e mostrato loro il pranzo, i vestiti, il cibo, le stanze i bagni. Restano in piedi però i controlli promessi davanti l’altro giorno ai migranti che protestavano davanti gli uffici della questura sannita, attesi per le prossime ore.

Michele Palmieri




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