Sannio Falanghina. Dopo inaugurazione si lavora al progetto "Biowine"

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Vigneti / FalanghinaVigneti / Falanghina

Il progetto vedrà il territorio di "Sannio Falanghina" impegnato nella stesura di un regolamento itercomunale di polizia rurale. 

Sul fronte degli eventi previsti nell’ambito del dossier ‘Città Europea del Vino 2019’ si registra l’impegno della Regione per un Poc specifico dedicato ai cinque Comuni I sindaci del territorio ‘Sannio Falanghina’ si sono ritrovati presso la Casa Comunale di Castelvenere per il consueto incontro settimanale per la programmazione degli impegni previsti nell’ambito di ‘Città Europea del Vino 2019’.

Presenti all’incontro: Mario Scetta (Castelvenere), Floriano Panza (Guardia Sanframondi), Marco Razzano (in rappresentanza di Sant’Agata dei Goti), Pompilio Forgione (Solopaca) ed Erasmo Cutillo (Torrecuso). Tra i partecipanti anche Giovanni Zanone (in rappresentanza del Comune di Benevento, da sempre invitato alle riunioni programmatiche). La riflessione degli amministratori è partita da un bilancio della cerimonia inaugurale svoltasi a Benevento lo
scorso 16 febbraio. In particolare, è stata analizzata la posizione assunta dalla Camera di Commercio sannita. Da parte dei sindaci non è emerso nessun elemento di contrapposizione, ma ancora una volta è stata manifestata la volontà di condividere il tavolo di ‘Sannio Falanghina’ con tutti i protagonisti della filiera vitivinicola sannita, consapevoli che questo riconoscimento ha avuto il merito di lanciare un sasso nello stagno, creando un movimento ondoso che fa emergere anche le criticità che si dovranno affrontare in questo intenso anno. Criticità che richiedono un lavoro sinergico e trasparente, che faccia tesoro anche degli eventuali errori, trasformandoli in preziosi insegnamenti per la ricerca di efficaci soluzioni.

Presente all’incontro il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, delegato dal presidente Vincenzo De Luca per le iniziative di ‘Sannio Falanghina’. Il vicepresidente della Commissione Agricoltura si è soffermato sul determinato impegno a sostenere le iniziative della ‘Città Europea del Vino’ manifestato dallo stesso De Luca nel corso della cerimonia inaugurale di Benevento. In merito ha illustrato ai sindaci che il governo regionale sta lavorando per predisporre uno specifico Programma operativo complementare (Poc) come valido contributo per elevare l’asticella organizzativa delle iniziative più importanti che le cinque realtà sannite hanno previsto nell’ambito del ricco e articolato dossier di eventi, grazie al quale è stato possibile conquistare l’ambito riconoscimento di Recevin.

In particolare si è discusso della partenza sul campo del progetto Biowine (Biological Wine Innovative Environment), che si intreccerà in più fasi con lo snodarsi delle attività della ‘Città Europea del Vino’. Il progetto, finanziato per circa 550mila euro dal Pon Governance e Capacità istituzionale 2014-2020, coinvolge le quattro realtà sannite di Guardia Sanframondi (ente capofila/beneficiario), Castelvenere, Sant’Agata dei Goti e  Solopaca, insieme a quella irpina di Castelfranci, con Caggiano e Sant’Angelo a Fasanella in provincia di Salerno e Grumento Nova e Roccanova in provincia di Potenza. Ente cedente è il Comune di San Pietro a Feletto, in provincia di Treviso. L’iniziativa prevede il trasferimento nelle realtà del Meridione del “know-how” e degli strumenti già sperimentati dai comuni dell’area della DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) di Conegliano-Valdobbiadene per la definizione e l’approvazione di un regolamento intercomunale di polizia rurale quale strumento atto a fornire un quadro normativo unitario e aggiornato, che sia allo stesso tempo condiviso dalle amministrazioni preposte al governo delle politiche del settore ambientale, urbanistico e veterinario. Il tutto con l’obiettivo di fornire un modello facilmente replicabile in altre aree che sia di riferimento per un ammodernamento sostenibile dei piccoli comuni e per la costituzione di un sistema territoriale in grado di favorire il coordinamento tra i differenti livelli di governo, in un processo virtuoso di stretta concertazione tra tutte le amministrazioni competenti, con la partecipazione attiva delle imprese e degli altri “stakeholder” per il miglioramento della trasparenza, della partecipazione e della comunicazione a sostegno dell’azione amministrativa.

Nei prossimi giorni sarà definito il calendario degli incontri di presentazione del progetto sui vari territori interessati. L’attenzione è stata rivolta anche al Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati in programma a Verona da domenica 7 a mercoledì 10 aprile. In quella sede la ‘Città Europea del Vino 2019’ animerà sia gli spazi degli eventi del padiglione che ospita la Regione Campania che quelli dell’Associazione Nazionale delle Città del Vino, che per la
prima volta partecipa alla manifestazione veronese con un proprio stand allestito nel padiglione 8 (area espositiva G7).

Nell'imminente si sono messe in atto altre due iniziative che si svolgeranno una a Milano e l'altra a Roma, i cui programmi saranno definiti nei prossimi giorni. Infine sono state comunicate le date in cui il Treno storico della falanghina farà tappa nelle stazioni della “ferrovia del vino”. Si parte a metà aprile con la proposta di Sant’Agata dei Goti per concludere ad inizio settembre con Torrecuso, toccando nell’ordine anche Solopaca, Guardia Sanframondi e Castelvenere. A bordo di vetture d’epoca trainate da una locomotiva a vapore i turisti del vino partiranno dalla città di Napoli per raggiungere le realtà sannite di affermata produzione vitivinicola, seguendo le orme dei commercianti che fino agli anni ’80 del secolo scorso giungevano nel Sannio per l’acquisto delle uve. 



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