"DOPPIA C 2017", Operazione anticontraffazione della Guardia di finanza. Eseguite decine di perquisizioni sul territorio nazionale. Coinvolti anche negozi delle vie dello shopping di Roma e Napoli.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno - Direzione Distrettuale Antimafia, nel corso dell'operazione denominata "DOPPIA C 2017", hanno eseguito una trentina di perquisizioni in varie località in Campania, Puglia, Lazio, Liguria, Emilia Romagna e Sicilia, alla ricerca di merce contraffatta con marchio o monogramma CHANEL.
Circa 100 i militari coinvolti nelle operazioni, di 20 diversi Reparti della Guardia di Finanza. Impiegata anche l’aliquota specializzata dei “Baschi verdi” , composta da militari di particolare dinamicità operativa e attitudine allo svolgimento di attività di contrasto ai fenomeni illeciti diffusi sul territorio. Alle attività hanno preso parte anche gli esperti del servizio di tutela legale del marchio CHANEL.
Oltre 40 gli indagati, a vario titolo, per i reati associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione di marchi e segni distintivi, commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Le indagini, avviate nei confronti di alcuni soggetti dell'agro-nocerino sarnese, sono state avviate a seguito delle estese perquisizioni condotte nell'estate del 2015, anche fuori dalla Campania; condotte avvalendosi della collaborazione dello studio legale che tutela i marchi CHANEL in Italia, hanno consentito di ricostruire la filiera di produzione e vendita di prodotti contraffatti della nota casa di moda, in particolare calzature, borse, accessori e bigiotteria.
Le ulteriori investigazioni, a seguito delle prime perquisizioni, hanno permesso non solo di sequestrare oltre 5.000 pezzi contraffatti, ma soprattutto di raccogliere molteplici elementi di prova per delineare l'esistenza di una vera e propria associazione per delinquere, ricostruendo ruoli e compiti dei soggetti promotori, organizzatori e partecipi dell'organizzazione.
La ricostruzione del sodalizio criminale ha così determinato la competenza della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno per lo sviluppo delle indagini, secondo quanto previsto dalla normativa sulla tutela del "Made in Italy", che conferisce penetranti poteri d'indagine per il contrasto ai sodalizi organizzati.
La produzione dei falsi si sarebbe concentrata in Campania e in Puglia, con fornitori, unità produttive e magazzini di stoccaggio tra Angri, Napoli e Trani. A capo del sistema un soggetto originario di Angri, già coinvolto in passato in fatti analoghi. La merce falsa veniva distribuita in tutta Italia, dalla costa ligure a Modena, dalla Sicilia a Napoli, a varie località pugliesi e a Roma. Tra i negozi perquisiti anche alcuni ubicati nelle principali vie dello shopping della Capitale, quali via Frattina, viale Guglielmo Marconi e il quartiere Appio Latino, nonché nel quartiere del Vomero a Napoli.
Non mancava neanche la vendita su Internet, per la quale era stato costruito un apposito sito web. Parte della merce veniva spedita agli acquirenti utilizzando corrieri espressi nazionali. I prodotti sono risultati essere di qualità tanto buona da essere esposti nelle vetrine degli eleganti negozi perquisiti, accanto ad altri prodotti di note marche italiane e straniere.
L’operazione di polizia economico finanziaria “DOPPIA C 2017” si inserisce nel quadro del contrasto alle filiere produttive di merce contraffatta, a tutela dell’affidamento dei consumatori e della corretta pratica commerciale e a difesa della genuinità dei comparti industriali di eccellenza, che occupano migliaia di lavoratori.