S. Agata de’ Goti. Inaugurata la mostra ‘Richiami’ sui ricami antichi e moderni

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“Il ricamo è una tecnologia, è arte. E’ qualcosa di diverso dal rammendo perché è impreziosito. Nel tempo, poi, si è evoluto come tutte le cose della società”. Questo l’incipit della presentazione della mostra ‘Richiami - Mostra di ricamo antico e moderno’ presentata sabato 7 giugno e visitabile presso la sezione museale diocesana della Chiesa della Madonna del Carmine di S. Agata de’ Goti fino al 21 giugno prossimo. Grazie alla collaborazione del Comitato S. Alfonso Maria de Liguori – Vescovo presieduto da Don Antonio Abbatiello e con il Laboratorio San Giuseppe Operaio della parrocchia di Santa Croce, sono state messe in mostra i ricami antichi e più moderni curati da Anna Di Manto che tiene il laboratorio di ricamo a cui partecipano una decina di ragazze. “Il ricamo è memoria collettiva. Nel lavoro preliminare all’allestimento – ha sottolineato Annamaria Piscitelli che ha curato l’organizzazione della mostra – sono entrata in contatto con varie persone che si sono rese disponibili a ad aprire le proprie case ed i propri bauli, permettendoci di visionare lenzuola o tovaglie. Da qui ho compreso che oltre alla storia ufficiale, che si legge nei libri, c’è una storia parallela che è fatta anche da questi oggetti”. I ricami sono stati parte di un’intera generazione di persone: apparteneva a tutte le classi sociali ed a S. Agata una maestra di ricamo è stata Orsolina de Blasio, sorella di Giovanni de Blasio, nonno dell'attuale sindaco di New York, che si è confermata essere una delle "grandi maestre" di ricamo del passato di Sant'Agata ed anello di collegamento dei ricami artigianali tra il borgo e l'America dove era emigrato il fratello. Orsolina ha dato il nome "locale" del punto antico conosciuto come il "punto della Signora". Presente all’inaugurazione anche il sindaco Carmine Valentino che ha sottolineato l’importanza di iniziative del genere “coraggiose e che mettono in risalto delle eccellenze del passato che però possono sempre essere attualizzate come arti”. Don Giuseppe Di Lorenzo della parrocchia di S. Croce, location del laboratorio di ricamo, ha puntato sulla necessità di dare voce alle passioni. “Nelle parrocchie si fa sempre troppo poco. Io cerco di tenere aperta il più possibile la mia con iniziative di vario genere. Per me la passione non deve essere contenuta, ingabbiata, ma deve essere comunicata perché è un’arte”. Anche Don Antonio Abbatiello ha sottolineato come i “ricami parlano, con la voce dell’amore e dell’amicizia”. In passato infatti si ricamava per fare i corredi, dunque per formare una nuova famiglia. Ha inviato un saluto, poi, Annarita De Blasio della Confederazione Nazionale dell'Artigianato di Benevento, che ha voluto sottolineare l’importanza delle donne lavoratrici e di come un’arte può diventare un mestiere. La mostra è visitabile tutti i giorni la mattina dalle 10 e il pomeriggio dalle 18:30 alle 21:30 e raccoglie pezzi antichi, anche di 150 anni fa, oltre a quelli più moderni creati dalle ragazze del laboratorio.

Nella Melenzio



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