S. Agata de’ Goti. Hilmarè va in scena con ‘Le bugie hanno le gambe lunghe’

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“Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male”. Questa una frase di Edoardo De Filippo riportata sulla brochure dell’Associazione Hilmarè per presentare ‘Le bugie hanno le gambe lunghe’ commedia in tre atti di De Filippo scritta nel ’47 e diretta per l’occasione da Hilde Maria Renzi. Da ieri, 21 giugno ed in replica fino a lunedì 24 giugno, il Cortile dell’Episcopio di S. Agata de’ Goti diventa il teatro di uno degli eventi estivi più attesi dell’anno. La commedia scelta per l’edizione del 2013, ‘Le bugie hanno le gambe lunghe’ è un saggio sull’ipocrisia e sulla falsità che pur avendo quasi 60 anni è risultata estremamente attuale e realistica. Tutta la commedia ruota attorno alla figura di Libero Incoronato, un filatelico povero ma onesto, che vive con la sorella Costanza, una sarta promessa sposa di un vicino di casa ricco ma avaro e pieno di abitudini strampalate. Una serie di vicende degli altri personaggi, in una Napoli del primo dopoguerra, tra figli illegittimi, capitani americani, i cinema di Grosseto ed una cameriera incinta, fanno da sfondo alla vita di Libero, che si trova suo malgrado a vivere circondato da persone false e bugiarde che intrecciano le loro vite alle bugie. Solo alla fine, Libero riuscirà nel suo intento: andare a nozze con un’ex prostituta, senza incorrere nel giudizio degli altri. In un paio d’ore la Compagnia Hilmarè è riuscita nell’intendo: regalare un po’ di svago, tra battute esilaranti che hanno fatto esplodere il pubblico dell’Episcopio e la riflessione sulla morale dello spettacolo. Tra bugie grandi e piccole, la verità resta sempre la soluzione migliore. Il migliore sulla scena è stato Angelo Amorizzo che con naturalità e spontaneità ha vestito i panni di Libero Incoronato. Il suo recitare non sembra neanche tale, data la tranquillità e la naturalezza con cui calca la scena. Esuberante e ‘teatrale’ poi Luciana Riccardi nei panni di Cristina, la madre di Olga. Citarne solo due farebbe torto agli altri attori (Lucrezia D’abruzzo, Alessandro Abbatiello, Anna Maria Spagnuolo, Mario Cutolo, Mimmo Oropallo, Lara Santonastaso, Serino Cesare, Ilenia Icolari, Ida Romaniello, Maria Rosa Amorizzo, Stefano Di Donato, Mario Piscitelli, Giulio Iannotta e Pietro Iannotta) che sono stati altrettanto bravi ed hanno regalato uno spettacolo che ormai è diventato un cult per l’estate santagatese, tanto da rientrare nel bando dell’assessorato alla cultura ‘Innovazione e Tradizione’.
Un velo di tristezza, poi, a fine spettacolo è caduta sul pubblico, sugli attori e la regista Renzi tutti riuniti sulla scena, quando Mimmo Oropallo ha voluto ricordare Tiziano Della Ratta, scomparso in un tragico incidente sul lavoro quasi due mesi fa.

Nella Melenzio



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