Rifiuti. Benevento contro Napoli: azione legale della Provincia nei confronti della Regione

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Escavatore al lavoro nella discaricaEscavatore al lavoro nella discarica

Avviata dalla Provincia di Benevento l’azione legale nei confronti della Regione Campania, del Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti e di ogni altro contro-interessato per ottenere dal Giudice competente il piano di riparto dei costi per la gestione delle discariche “post mortem” in base al numero degli abitanti di ogni Provincia campana.

Il Presidente Antonio Di Maria ha autorizzato il responsabile dell’Avvocatura Provinciale, Giuseppe Marsicano, ad intraprendere l'azione legale anche di natura giurisdizionale in tutte le sedi opportune in nome e per conto dell'Ente. Il provvedimento deliberativo, che di fatto recepisce le conclusioni unanimi dell’Assemblea dei Sindaci del Sannio svoltasi alla Rocca dei Rettori, sede della Provincia sannita, lo scorso venerdì 12 luglio, trae origine dalla mancata applicazione da quattro anni a questa parte di una legge che la stessa Regione Campania ha approvato e che riparte in misura equa tra tutti i circa 5 milioni di cittadini campani il costo della gestione delle discariche “post mortem”.

Il nodo del contendere

La Gestione Commissariale per l’emergenza rifiuti, chiusa dal Governo nazionale con un decreto legge del 2009, aveva nel corso degli anni insediato nel Sannio, in nome della “solidarietà”, una serie di discariche per accogliere i rifiuti “tal quale” provenienti dalle altre Provincia della Campania, in particolare da quella napoletana.

Da oltre dieci anni, dunque, questi siti di discarica, sebbene ufficialmente chiusi - sottolineano dalla Rocca dei Rettori - producono comunque dei costi elevatissimi di gestione derivanti principalmente dalla raccolta del percolato, un pericoloso inquinante che sgorga dopo le piogge.

Un terzo della Tari che ogni contribuente sannita paga ogni anno è destinato (per legge) a far fronte appunto a tale costo. Si tratta, dunque, per il territorio sannita di una doppia beffa: non solo il Sannio ha dovuto ospitare i rifiuti altrui in nome della “solidarietà”, ma ne deve oggi pagare ancora il costo senza poter godere della solidarietà altrui.

A fronte di una tale assurda situazione, nel 2016 il Consiglio Regionale della Campania legiferò per riportare ad equità questo di cose.  Con la legge n. 14 (che, tra l’altro, istituiva gli Enti d’Ambito) fu previsto all’art. 41 che i costi di gestione delle discariche “post mortem” non fossero solo a carico dei cittadini sanniti, ma fossero equamente ripartiti tra tutti i campani.

Entro il 30 settembre di ogni anno la Regione, secondo un obbligo che essa stessa si è dato con una legge, avrebbe dovuto rendere noto il piano di riparto finanziario: solo che, in questi anni, tale riparto non è mai stato fatto.

Dunque, la Provincia di Benevento chiede ora, attraverso un’azione legale - come si sottolinea in conclusione in una nota della Rocca "la tutela degli interessi dei cittadini sanniti che sono stati per tutto questo tempo sottoposti ad una ingiusta tassazione".



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