Rapporto Caritas. Sannio sempre più povero. I cittadini chiedono aiuto per cibo e bollette
10:27:17 3381Una situazione sempre più difficile e questo era prevedibile intuirlo. Basta vedere quanti cittadini, beneventani e non, bussano alla porta della Caritas di Benevento, in via Episcopio, durante la giornata. Così, al già alto numero di persone in difficoltà, si sono aggiunte diverse famiglie che, fino a qualche anno prima, riuscivano comunque a vivere senza particolari problemi. Ecco spiegato perchè, il numero delle persone che si rivolge al Centro d'Ascolto della Caritas cittadina, è aumentato ancora fino ad arrivare a 1700 persone in un biennio (649 nel 2011 e 727 nel 2012). Un dato a parte, ancora più diretto, è quello dei cittadini beneventani che richiedono generi alimentari: siamo al 40% di quelli che si rivolgono agli uffici di via Episcopio. C'è anche chi chiede sostegno per il pagamento delle bollette e delle tasse (siamo al 24%), c'è chi chiede prestiti (9%). I più vessati dalla crisi? Uomini tra i 35 ed i 55 anni, molto spesso senza istruzione (non così i 'poveri' dei paesi dell'Est come Romania e Bulgaria che hanno livelli di istruzione più alti). Un dossier dettagliato quello presentato in conferenza stampa al centro di Cultura 'Calabria' di Piazza Orsini: presenti oltre all'Arcivescovo di Benevento, Andrea Mugione, il responsabile Caritas cittadino, Don Nicola De Blasio, la responsabile dell'Osservatorio povertà e risorse della Cartas sannita, Mariapia Mercaldo ed il coordinatore del Centro di ascolto, Angelo Moretti. Assenti sia il sindaco di Benevento, Fausto Pepe impegnato in Giunta per l'approvazione dello schema dei debiti fuori bilancio, ed il commissario straordinario della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile. Dicevamo del dossier e dei suoi quattro punti principali: disoccupazione adulta, giovani e precariato, disgregazione delle relazioni sociali e basso livello di istruzione. Quattro problemi gravi che non lasciano spazio a giustificazioni o vie di fuga. I più "aiutati" dalla Caritas locale sono cittadini italiani (87% oltre il 13% di stranieri) e, come più volte abbiamo ribadito anche in questo portale, non solo solo beneventani quelli che chiedono aiuto. Altro dato da tenere in considerazione è quello del lavoro in nero. La chiusura a Mugione che, pur riconoscendo gli effetti della crisi, ha dichiarato la totale assenza delle risorse politiche e sociali.
N.S.