Questione "Impresentabili". Lettera aperta di Fernando Errico

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Fernando ErricoFernando Errico

Fernando Errico, candidato al Consiglio Regionale della Campania, in merito alle polemiche politiche sulla “impresentabilità” dei candidati, corollario dell'applicazione della Legge Severino, ha inviato alla nostra testata la seguente lettera che pubblichiamo integralmente.

 

Come a tutti noto sono sottoposto a due procedimenti penali, in fase dibattimentale pendenti, rispettivamente, innanzi al Tribunale di Napoli ed al Tribunale di Benevento, in relazione ai quali, già in sede di udienza preliminare, vi è stata una parziale definizione con sentenza di non luogo a procedere. In entrambi i procedimenti, uno dei quali si è gemmato, solo per questioni procedurali, dando vita ad altro e diverso procedimento, sono chiamato a rispondere in concorso con altri per reati che avrei commesso per il solo fatto di essere stato capogruppo del partito cui appartenevo.

 

Non voglio anticipare, ovviamente, quali sono le mie convinzioni in ordine all’esito degli stessi che, certamente, non potranno avere sorte diversa da quella che ha già pronunciato il GIP in relazione ad alcuni capi d’imputazione , con sentenza non luogo a procedere. Ma, proprio per il rispetto che devo a quanti hanno deciso di candidarmi, e sostenermi, in questa competizione elettorale ho il dovere di non sottrarmi ad ulteriore precisazione. Ebbene, leggendo il codice di autoregolamentazione corre l’obbligo di precisare che in nessuno dei procedimenti penali rispondo di concussione consumata, invero, trattasi di vicende nelle quali, lo ribadisco l’unica mia responsabilità è stata quella di essere segretario provinciale ovvero capogruppo del partito cui appartenevo.

In particolare trattasi di fatti legati ad accordi politici, provinciali , per le elezioni amministrative del sindaco di Cerreto Sannita, nei quali addirittura sarei chiamato a rispondere nella qualità di segretario provinciale del partito ; quanto , poi, all’altra vicenda, a tutti nota, legata ad uno dei direttori generali dell’Ospedale di Caserta (che poi abbiamo appreso dalla stampa essere circondato da persone di tutto rispetto) nella quale mi sarei limitato a firmare nella qualità di capogruppo del consiglio regionale - come per tutti gli atti proposti dai consiglieri del gruppo , secondo una disciplina condivisa - una question time proposta da altri colleghi provenienti da quella provincia , ovviamente territorialmente politicamente interessati ; ed infine, altra questione è quella che vedrebbe danneggiato uno stimato professionista di Benevento, ove sarei chiamato a rispondere nella qualità di consigliere regionale per fatti interni alla vita dell’ASL di Benevento .
In nessuna di queste vicende, lo ribadisco, e non sfuggirà, potevo, né ho mai espletato, alcuna funzione di metus.

Pur rispettando la valutazione della Commissione Antimafia, che forse vale la pena sottolineare , con riferimento specifico alle competizioni elettorali , ha una mera funzione di controllo , in ordine alla rispondenza delle liste ai criteri dettati dal codice, ritengo che anche dal punto di vista meramente formale il mio nome non potesse , e non dovesse , essere incluso nell’elenco diramato dal Presidente Bindi.

Benevento, 30 maggio 2015

Fernando Errico



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