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18/1/2014 :: 10:8:52

Tocco Caudio. Il 18 gennaio Giornata di Studio su Tocco Vecchio



Si terrà questo pomeriggio, 18 gennaio alle 16:30, presso la Nuova Sala Consiliare di Friuni “Un paese senza memoria è un paese senza futuro”, la Giornata di Studio sull'antico borgo di Tocco Vecchio. Intenso il programma della manifestazione che prevede i saluti iniziali di Michela Falzarano Commissario Straordinario di Tocco Caudio e di Mario Losasso, Direttore del Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli. Al Convegno moderato da Genoveffa Molinaro, presidente di Terra&Radici, neonata realtà associativa che si occupa di sviluppo e promozione del territorio, interverranno Aldo Aveta, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio della Federico II di Napoli, Valentina Russo, professore di Restauro presso il Dipartimento di Architettura della Federico II di Napoli, Giovanna Ceniccola, ph. D presso il medesimo Dipartimento, Lia Romano, che proprio qualche giorno fa si è laureata in Architettura con una tesi su Tocco Vecchio e Fernando Gisoldi, architetto, autore anch'egli di uno studio sull'antico borgo della valle vitulanese. A chiudere il convegno la Corale “Santi Pietro e Paolo” diretta dal maestro Alessandro Fusco che eseguirà le antiche orazioni di Tocco Caudio. Durante la manifestazione sarà possibile visitare “Vite Sospese”, percorso fotografico su Tocco Vecchio curato da Antonella Iannuzzi (foto) e Genoveffa Molinaro (testi), e “Memoria e materia. Prospettive per il patrimonio architettonico ed urbano di Tocco Caudio”, mostra a cura degli allievi del Laboratorio di Restauro della Federico II guidati da Valentina Russo, Giovanna Ceniccola e Stefania Pollone. Il vecchio insediamento abitativo che sorge su un masso tufaceo ed ha origini antiche, è stato abbandonato in seguito al terremoto del 23 novembre 1980. L’evento sismico in questione è stato l’ultimo di una lunga serie che ha interessato il paese nel corso dei secoli. Più volte raso al suolo (in particolare dopo i terremoti del 1456 e del 1688) Tocco si è sempre “rialzato”. Dopo il 1980, invece, è successo che l'intera popolazione è stata costretta a spostarsi nella “new town” di Friuni e quello che fino a qualche giorno prima era un centro pieno di vita, è diventato un paese fantasma che ha perso la sua anima e la sua identità. Ai danni causati dal terremoto, inoltre, si sono aggiunti quelli provocati dall'incuria e dal vandalismo cui è stato continuamente esposto negli ultimi trent'anni. A motivo della sua struttura architettonica il borgo ha suscitato l’interesse dell'Università degli Studi “Federico II” di Napoli – Dipartimento di Architettura. Il Dipartimento ha stipulato un'apposita convenzione di collaborazione scientifica con il Comune di Tocco Caudio affinché si sviluppasse un percorso di conoscenza storico-costruttiva di Tocco Vecchio ai fini della sua conservazione e valorizzazione. Pertanto un gruppo di trenta architetti ha potuto osservarlo e studiarlo. Sono stati analizzati dieci edifici dell’antica Tocco per ognuno dei quali è stato elaborato un progetto di restauro e ricostruzione accompagnato da un'attenta opera di datazione e catalogazione degli edifici stessi e dei materiali d’epoca usati.


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