Claudio Mosè Principe, presidente dell’Amts di Benevento, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Benevento ed è indagato per abuso di ufficio in concorso. La vicenda in questione è quella arcinota della selezione per l’assunzione a tempo indeterminato di impiegati amministrativi qualificati, bandita dall’Azienda Mobilità Trasporti Sannio, nello scorso mese di maggio.
La selezione è stata duramente criticata da vari partiti, di maggioranza e opposizione, sindacati e associazioni, dopo che si sono conosciuti i nomi di coloro che in graduatoria si trovavano nelle posizioni utili alle assunzioni. Molti erano parenti o affini di amministratori, funzionari e dipendenti del Comune di Benvento e della stessa Amts.
Successivamente le critiche si sono appuntate sulle modalità di pubblicizzazione del bando ritenute carenti e inadeguate. A fronte delle polemiche il sindaco di Benevento, lo scorso 7 settembre, ha chiesto a Principe e all’Amts di annullare la selezione. Principe, invece, per togliere ogni dubbio ha deciso di chiedere un parere pro veritate a un insigne giurista, Giuseppe Abbamonte, volendo attenersi a quanto questi sentenzierà.
Qualcuno ha anche chiesto alla magistratura di indagare su tale selezione. Così ieri la Guardia di Finanza ha perquisito la casa di Principe e poi si è recata a ispezionare anche la sede di Via Santa Colomba. Principe è difeso dall’avvocato Italo Palumbo.
Si ricorda che l'avviso di garanzia è un atto dovuto dlla Procura della Repubblica, emesso a tutela dell'indagato per informarlo che sono in corso indagini che lo riguardano.
Notizia correlata
AMTS, blitz della Finanza: la Procura acquisisce le carte della contestata selezione