La quarta edizione della Piattaforma Crimea ribadisce l’impegno internazionale per la de-occupazione della penisola. Meloni assicura il sostegno dell'Italia.
La questione della Crimea torna al centro del dibattito internazionale con la quarta edizione della Piattaforma Crimea, un vertice voluto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky sin dal 2021 per focalizzare l'attenzione globale sull'annessione della penisola da parte della Russia nel 2014. L’incontro ha visto la partecipazione di oltre sessanta leader e rappresentanti internazionali, inclusi i vertici delle principali organizzazioni internazionali, impegnati a discutere del futuro della Crimea e del conflitto in Ucraina. Tra i messaggi di sostegno, spicca quello della Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che ha riaffermato la vicinanza dell'Italia al popolo ucraino e il fermo sostegno alla loro lotta per la libertà e l'integrità territoriale.
La Piattaforma Crimea è un’iniziativa diplomatica lanciata da Zelensky per mantenere alta l'attenzione della comunità internazionale sulla Crimea, che dal 2014 è sotto occupazione russa dopo un’annessione non riconosciuta dalla maggior parte dei paesi del mondo. Questo vertice è uno dei pilastri della strategia ucraina per ottenere il sostegno globale nella battaglia per la de-occupazione della penisola.
Nata nel 2021, la piattaforma si è rapidamente trasformata in un importante forum politico, con l’obiettivo di costruire un consenso internazionale attorno alla necessità di porre fine all’occupazione e di garantire il rispetto del diritto internazionale. La quarta edizione del vertice si è svolta in un contesto particolarmente delicato, in quanto la guerra in Ucraina continua, con le forze russe che occupano non solo la Crimea, ma anche altre parti del territorio ucraino.
Durante il suo intervento, Zelensky ha sottolineato che la Crimea è parte integrante dell'Ucraina e ha ribadito l'impegno del suo governo nel riportarla sotto il controllo ucraino. Ha inoltre esortato i leader internazionali a non dimenticare la questione, ricordando che la fine della guerra dipenderà anche dalla restituzione della Crimea.
Un contributo significativo al vertice è arrivato dall'Italia attraverso un videomessaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha espresso un forte sostegno alla causa ucraina. "L'Italia è al vostro fianco", ha affermato Meloni, ribadendo la posizione del governo italiano nella condanna all'aggressione russa e il pieno sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina.
Meloni ha sottolineato che la pace in Europa non potrà essere raggiunta finché la Crimea rimarrà sotto occupazione. "Non possiamo permettere che l’aggressione russa rimanga impunita", ha aggiunto, confermando che l'Italia continuerà a fornire supporto all'Ucraina, sia in termini politici che umanitari, finché sarà necessario. Il suo discorso ha riflettuto l’importanza del mantenimento delle sanzioni contro la Russia e del sostegno militare, riconoscendo che la difesa dell’Ucraina rappresenta anche la difesa dei valori europei.
Il vertice della Piattaforma Crimea ha evidenziato la necessità di un'azione collettiva da parte della comunità internazionale per risolvere il conflitto ucraino e assicurare che l'occupazione della Crimea non venga accettata come un fatto compiuto. Tra i partecipanti all'evento, c’erano rappresentanti di vari paesi europei, nordamericani, asiatici e africani, oltre ai leader delle principali organizzazioni internazionali, come l'ONU e la NATO.
Il messaggio comune emerso dalla conferenza è chiaro: la Crimea è e deve rimanere parte dell'Ucraina, e qualsiasi tentativo di normalizzare l'occupazione russa della penisola è inaccettabile. La pressione diplomatica, le sanzioni economiche e il sostegno militare all'Ucraina devono continuare fino a quando non si troverà una soluzione duratura che rispetti il diritto internazionale.
Oltre alla questione della Crimea, la conferenza ha affrontato anche il più ampio contesto geopolitico della guerra in Ucraina. La situazione sul campo di battaglia resta complessa, con le truppe russe che controllano ampie aree del sud e dell’est del paese. La difesa della Crimea non è solo una questione simbolica per l'Ucraina, ma ha anche un'importanza strategica, poiché la penisola rappresenta un fondamentale snodo militare per il controllo del Mar Nero.
Zelensky ha avvertito che il conflitto potrebbe durare ancora a lungo e ha ribadito la necessità di mantenere alta la guardia, rafforzando le difese del paese e garantendo che gli aiuti internazionali non vengano meno. Tuttavia, ha anche espresso fiducia nel fatto che, con l’aiuto degli alleati, l’Ucraina riuscirà a prevalere e a recuperare i territori perduti.
La quarta edizione della Piattaforma Crimea ha dimostrato che la questione della penisola non è stata dimenticata, nonostante l'attenzione mondiale si sia spesso concentrata su altri aspetti della guerra in Ucraina. Il forte sostegno dimostrato dai leader internazionali, tra cui quello di Giorgia Meloni, conferma che la Crimea rimane una priorità nelle strategie diplomatiche di Kiev.
Zelensky continua a insistere sul fatto che non potrà esserci una pace duratura senza la completa de-occupazione della Crimea, e il sostegno internazionale, compreso quello dell'Italia, sarà cruciale per mantenere viva questa speranza. Tuttavia, la strada verso la liberazione della penisola è ancora lunga e piena di ostacoli, e il futuro della Crimea rimane incerto nel contesto di una guerra che sembra non vedere una fine immediata.
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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