Costi in aumento, concorrenza sleale e norme ambientali: i motivi della rabbia dei produttori.
Le proteste degli agricoltori si stanno estendendo in tutta Europa, con manifestazioni che stanno bloccando le strade e le autostrade in diversi paesi.
In Italia, la protesta più recente è avvenuta ieri, 27 gennaio 2024, a Orte, in provincia di Viterbo. Una sessantina di trattori ha occupato la rotatoria all'uscita del casello autostradale, bloccando di fatto l'entrata e l'uscita dell'autostrada.
"Vogliamo far sentire la nostra voce, ma il Governo ci offusca, offusca l'informazione - ha detto Antonio Felici, coordinatore della protesta - vogliamo spiegare le ragioni della nostra agitazione".
I motivi delle proteste sono molteplici e riguardano principalmente l'aumento dei costi di produzione, la concorrenza sleale dei prodotti agricoli provenienti da altri paesi e le norme ambientali dell'Unione europea.
I costi di produzione
Tra i principali motivi di protesta degli agricoltori c'è l'aumento dei costi di produzione, che ha reso sempre più difficile rimanere competitivi. Il prezzo del gasolio agricolo, ad esempio, è aumentato del 50% negli ultimi mesi, mentre il prezzo dei fertilizzanti è addirittura raddoppiato.
La concorrenza sleale
Un altro problema che affligge il settore agricolo è la concorrenza sleale dei prodotti agricoli provenienti da altri paesi, in particolare dai paesi dell'Est Europa. Questi paesi non applicano le stesse norme ambientali dell'Unione europea e possono quindi vendere i propri prodotti a prezzi più bassi.
Le norme ambientali
Le norme ambientali dell'Unione europea sono un altro motivo di preoccupazione per gli agricoltori. Il Green Deal europeo, ad esempio, prevede una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Questo obiettivo, secondo gli agricoltori, potrebbe essere raggiunto solo a scapito della loro attività.
Le richieste degli agricoltori
Gli agricoltori chiedono al Governo di intervenire per risolvere questi problemi. Tra le loro richieste ci sono: interventi per ridurre i costi di produzione, come la riduzione delle accise sul gasolio agricolo; misure per tutelare il mercato interno dall'ingresso di prodotti agricoli provenienti da paesi che non applicano le stesse norme ambientali; una revisione delle norme ambientali dell'Unione europea in modo da tener conto delle esigenze del settore agricolo.
Le proteste degli agricoltori stanno creando un clima di tensione in tutta Europa. Il Governo è chiamato a trovare una soluzione che possa soddisfare le richieste dei produttori e garantire la sostenibilità del settore agricolo.
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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