“Il rapporto tra istituzioni non si fa andando con il cappello in mano, ma stabilendo relazioni corrette, attraverso azioni fondate sulla visione del bene comune”.
Una delegazione di Sindaci rappresentativa di undici Comuni dell’alto Tammaro, insieme al Presidente dell’Assemblea dei Sindaci ASL di Benevento, Clemente Mastella, in un recente incontro col Direttore Generale ASL Franklin Picker, ha ottenuto la revisione delle modalità di scelta del Medico di famiglia entro una distanza ragionevole dal proprio luogo di residenza. L’argomento, estremamente tecnico, riguarda il grave problema che i cittadini di Morcone si sono trovati a vivere, nel momento in cui diversi sanitari operanti nel territorio locale sono andati in pensione.
“Nella necessità di scegliere un nuovo medico – spiega il Gruppo Cambiamo Morcone, capeggiato dal sindaco Luigino Ciarlo – le persone si sono viste di fronte alla scelta obbligata di un professionista in comuni distanti anche un’ora e mezza di automobile, su strade montane dissestate e prive di trasporto pubblico. Di fronte a una situazione così assurda, il sindaco di Morcone Luigi Ciarlo si è attivato con ogni mezzo perché la ASL modificasse la propria regolamentazione in materia, scaturita da precedenti atti dell’Azienda sanitaria. Lo scopo, quello di garantire a tutti i cittadini i diritti costituzionali di accesso alle prestazioni del medico salvaguardando principi di libera scelta e di equità. Nell’incontro con i vertici dell’ASL è stato dunque stabilito che ai cittadini di Morcone, Santa Croce del Sannio, Sassinoro, sarà consentito scegliere il proprio medico di base all’interno del ‘sub-ambito’ costituito dai tre comuni”.
Nel manifestare soddisfazione per il risultato raggiunto, dando atto della correttezza della decisione del management ASL, il movimento Cambiamo Morcone, che sostiene l’Amministrazione comunale, plaude il metodo attuato dal sindaco Ciarlo: “mediante l’azione comune dei rappresentanti del territorio, uniti da rapporti leali e collaborativi, si può infatti invertire la tendenza all’abbandono e all’impoverimento delle aree interne”.
Cambiamo Morcone ha poi sottolineato che: “il rapporto tra istituzioni non si fa andando con il cappello in mano, ma stabilendo relazioni corrette, attraverso azioni fondate sulla visione del bene comune. Solo questo potrà risanare i danni scaturiti da condotte miopi e paternalistiche di precedenti amministratori, interessate unicamente ad appalti e a politiche clientelari ed affaristiche. Quelle stesse amministrazioni avevano infatti prodotto la paradossale situazione di collocare l’Alto Tammaro all’interno di un ambito territoriale che giunge fino ai confini con la Puglia e l’Irpinia. Come movimento attivo di cittadini, Cambiamo Morcone, in dialogo con le istituzioni, intende portare fino in fondo l’azione di ripresa della comunità locale così a lungo abbandonata al proprio destino”.
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