Obbligo di dimora per un soggetto del comune termale, già tratto in arresto dai militari della Compagnia di Cerreto Sannita nell'ambito dell'Operazione Pagnale.
A dare esecuzione all’ordinanza che dispone l’applicazione dell’obbligo di dimora nel suo comune di residenza, sono stati i Carabinieri di Telese Terme lo scorso 13 novembre, in base ad un'ordinanza emessa dal Tribunale di Napoli – Riesame in accoglimento dell’appello promosso dal Pubblico Ministero della scrivente Procura, avverso l’ordinanza del G.I.P. di Benevento, che aveva parzialmente rigettato la richiesta di applicazione di misura cautelare formulata dal Pubblico Ministero.
L’attuale misura coercitiva è stata applicata nei confronti dell’autore di un furto di un trattore del valore di euro 12.000 consumato presso una abitazione rurale di Castelvenere, nonché autore di cessione di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
L’operazione - spiega la Procura - trova la sua premessa in una pregressa indagine dei Carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita sfociata nell'esecuzione di un provvedimento cautelare, emesso dal GIP presso il Tribunale dii Benevento, su conforme richiesta della locale Procura, nei confronti di 10 soggetti indagati, a vario titolo per il reato di furto aggravato, spaccio di sostanze stupefacenti e porto e uso di arma comune da fuoco.
Il provvedimento recepiva gli esiti di articolate indagini, condotte tra il mese di gennaio e novembre 2017, in merito alle attività criminose poste in essere da un gruppo di persone, alcune delle quali dedite alla commissione di furti in abitazione ed attività commerciali, altre allo spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.
Nella circostanza, le indagini dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Benevento, hanno permesso di accertare ben 13 casi di furti in abitazione, perpetrati tra le province di Benevento e Caserta, nonché un’attività ramificata di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, con base operativa in Telese Terme, anche nei confronti di soggetti di minore età. Inoltre, in relazione ai reati dovuti alla cessione di sostanze stupefacenti, è stato dimostrato il coinvolgimento anche di soggetti minorenni.
Nel corso dell’indagine, denominata convenzionalmente “Pagnalè” - termine della lingua romanì abruzzese, parlata da alcuni indagati di origine rom, utilizzato per identificare i Carabinieri - sono state inoltre arrestate 5 persone, di cui 4 in flagranza di reato e 1 su ordinanza di custodia cautelare, denunciate a piede libero 12, sequestrati circa 500 grammi di droga tra cocaina, hashish e marijuana e recuperata refurtiva, costituita in monili in oro, per un valore complessivo di circa 2000 euro.
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