Si chiude alla grande la festa di San Diodoro a San Marco dei Cavoti. Una gremita Piazza Risorgimento ha accolto con entusiasmo un pezzo di storia della musica italiana.
Oltre ad essere un big è certamente un pezzo di storia della musica italiana: chi non ha mia ballato – almeno una volta nella sua vita - successi come Io Amo, Mi manchi, A Chi, Io Camminerò, Deborah e potremmo continuare fino all’infinito. Naturalmente, non può che essere Fausto Leali – definito per antonomasia - il bianco dalla voce nera.
Personaggio diretto e molto schietto, Fausto - anche se in maniera molto concisa – ha risposto ad alcune domande che siamo riusciti a porgli, a cominciare dall’emozione che regala il Festival di Sanremo: “Sicuramente - afferma – l’emozione che si prova su quel palco non è mai la stessa. Te lo dice uno che di Festival ne ha fatti 13. Quel palco trasmette sempre qualcosa di diverso. E’ così, te lo confermo”.
Nel 2016 è uscito un album intitolato ‘Non solo Leali’, che ha raggruppato il meglio della musica italiana: da Mina, Baglioni, De Gregori, Massimo Ranieri e tanti altri: “Si, ed è stata una cosa veramente gratificante, che mi ha dato molta soddisfazione. Ogni telefonata che ho fatto per coinvolgere tutti questi grandi artisti è un qualcosa che mi ha mi ha emozionato tanto. La prima che ho chiamato è stata Mina, poi c’è stato un susseguirsi di altre partecipazioni. Tutti hanno accolto con entusiasmo questa proposta. Con Mina – ad esempio - siamo molto amici. Con lei mi sento spesso”.
La definizione di cantante bianco dalla voce nera è ormai l’etichetta o, se vogliamo, il marchio di fabbrica di Leali: “Si, in effetti qui c’è poco da dire (sorride ndr). Mi hanno definito il cantante bianco dalla voce nera semplicemente per il mio timbro di voce. Ed è un'etichetta o un marchio – chiamatelo come volete - che mi porto dietro da una vita”.
Nel 2019 è in uscita un nuovo album, anche se Leali non ha potuto svelarci ancora nulla: “Esce un nuovo album, anche se mi dispiace molto non poter svelare nulla. Posso soltanto dire che – nei giorni liberi - lavoro molto in studio per preparare alcune cose. Di più - purtroppo – non posso aggiungere”.
La musica - come altri settori - è un ambiente dove non sempre tutto è facile: “Tutti abbiamo avuto dei momenti difficili da gestire, è capitato anche a me”. Qui esce fuori la schiettezza di Fausto: “Il consiglio che posso dare ad un giovane che in questo lavoro incontra varie difficoltà -forse sarò brusco - è quello di prendere subito in considerazione l'idea di fare altro e pensare a delle alternative”.
Tante sono state le esperienze di Fausto, anche nel campo televisivo, con la partecipazione a Music Farm, Tale e Quale e Ballando con le stelle 2017: “Sinceramente non ho nulla da rimproverarmi e non cambierei niente. Le reputo tutte positive. Si, le rifarei tutte. Anche perché mi hanno pagato bene (ride scherzosamente)”.
Andiamo a conoscere - invece - qual è la canzone che lo rappresenta meglio: “Anche se ne ho scritte tante, probabilmente A chi. Credo che nelle canzoni il sentimento dell'amore sia importantissimo”. Fausto Leali è questo: scherzoso, diretto e a volte pungente: “Amo condurre una vita semplice”.
A questo punto – però – si è fatto già tardi, il concerto sta per iniziare. Da serio professionista – con un sorriso e una stretta di mano, Fausto saluta e ringrazia. Ci sarebbe ancora tanto da parlare, da chiedere, da sapere; ma la folla lo attende, invoca il suo nome e lui scalpita. La band è già sul palco, pronta ad accogliere il bianco dalla voce nera. Leali non vede l’ora di salire su quello che è il suo 'campo di battaglia' per far ascoltare due ore di grandi successi.
Non ci resta che sentire le sue canzoni e ringraziare la production Valentino e Gilda per la cortese e gentile collaborazione mostrata.
Claudio Donato
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