Continua la protesta a Telese Terme e gli esercenti spiegano le ragioni della serata generale degli esercizi pubblici di stamani ed annunciano quella di domenica 19 giugno.
“Prima che titolari e gestori di esercizi pubblici, sentiamo di poter affermare con orgoglio di essere cittadini di Telese Terme. In questa città vivono le nostre famiglie, i nostri figli, i nostri affetti più cari. In questa città abbiamo deciso di vivere la nostra vita, di investire e lavorare, onestamente, senza chiedere nulla in cambio, a nessuno”.
Iniziano con questa premessa a spiegare le motivazioni della loro protesta, culminata stamani con la serrata generale, gli esercenti di Telese Terme dopo l’ordinanza n.18 promulgata dal commissario Mario Muccio che vieta la vendita degli alcolici oltre le 22.00 e la chiusura dei locali pubblici entro le 24.00.
“L’ordinanza numero 18 del 31 maggio 2016 – spiegano – relativa alla «disciplina degli orari di attività per pubblici esercizi, attività musicali e danzanti negli esercizi e strutture assimilabili» a firma del commissario prefettizio Mario Muccio compromette la possibilità di poter proseguire liberamente la nostra attività. Che sia chiaro, la nostra non sarà una protesta finalizzata all’utilizzo indiscriminato di alcolici e superalcolici, la nostra protesta è finalizzata ad ottenere chiarimenti in merito alle disposizioni, a nostro avviso assolutamente restrittive della libera
attività imprenditoriale”.
Ieri sera anche i giovani del comprensorio con un flash mob avevano espresso la loro contrarietà all’ordinanza brindando dinanzi la sede del Comune lungo Viale Minieri.
Diverse le richieste dei commercianti. “Chiediamo che vengano rese note le ragioni alla base di tali disposizioni. Chiediamo un confronto aperto, condivisione delle scelte, decisive per il futuro delle nostre attività, decisive per l’economia e il commercio nella cittadina termale. È evidente come il tema dell’ordine pubblico e della sicurezza non possa passare del tutto inosservato ed è evidente che tale problematica riguardi da vicino anche noi. Nel documento si parla di atti di vandalismo, di disturbo della quiete pubblica. Sarebbe stato forse opportuno cercare la nostra collaborazione e verificare insieme quali azioni porre in essere, quali le nostre responsabilità e quali le responsabilità di chi è tenuto al controllo e alle gestione del territorio. Nessuno si è mai sottratto alle proprie responsabilità, nessuno si è mai tirato indietro dinanzi al rispetto delle regole. Vietare la vendita di bevande alcoliche dopo le ore 22.00 compromette in maniera decisiva la possibilità di continuare la nostra normale e libera attività. Il tutto in un momento sicuramente non facile per l’intero comparto, il tutto all’inizio della stagione estiva, il tutto senza alcun preavviso, dalla sera alla mattina”.
Sarebbe invece previsto per martedì un incontro tra il commissario ed i gruppi politici che a vario titolo hanno espresso la loro posizione nelle scorse ore.
“Non possiamo accettarlo – scrivono ancora i commercianti – non possiamo accettare tale imposizione senza capire cosa sia effettivamente accaduto, senza che ci sia stato spiegato alcunché, senza poter esternare e dimostrare le nostre validissime ragioni”.
Poi annunciano la serrata anche per domenica 19 giugno. “In totale autonomia e indipendenza, senza alcuna costrizione, resteremo chiusi domenica 5 giugno e domenica 19 giugno. Sarà una serrata generale in concomitanza con due eventi sportivi importanti per la città di Telese Terme. Ci scusiamo con i cittadini, con i nostri clienti, con i nostri amici. Sappiamo che capiranno e che condivideranno le motivazioni alla base. Chiediamo un incontro urgente al Commissario Mario Muccio. Chiediamo una drastica e opportuna revisione delle disposizioni contenute nell’ordinanza. Non torniamo indietro, non accetteremo altre ulteriori imposizioni e prese di posizione unilaterali”.
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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