Bancarotta fraudolenta aggravata, ricettazione, utilizzo di beni sottoposti a sequestro e violazione di sigilli. Queste le accuse nei confronti di 7 persone, le indagini della Guardia di Finanza di Caserta sono state Coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Si sono concluse, in questi giorni, con notifica del relativo avviso, le indagini preliminari coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di 7 persone, appartenenti, a vario titolo, ad una consorteria criminale finalizzata alla bancarotta fraudolenta aggravata, alla ricettazione, all'utilizzazione di beni sottoposti a sequestro ed alla violazione di sigilli.
Le articolate attività di indagini, delegate alla Compagnia della Guardia di Finanza di Caserta, hanno permesso di delineare un complesso disegno criminoso. Infatti secondo la Procura, per effetto di tale disegno, “i beni societari ed i dipendenti della fallita ‘Autotrasporti San Vincenzo’, società a responsabilità limitata, riconducibile a G.C., soggetto pluripregiudicato, erano stati trasferiti ad altre due società riconducibili e gestite di fatto dal medesimo soggetto, ma intestate a familiari o a prestanome, nella veste di amministratori unici e soci”.
È stato quantificato in circa 8 milioni di euro il patrimonio sottratto ai creditori della società fallita a favore delle neonate e fittizie società, nella consapevolezza che la rilevante esposizione debitoria maturata sarebbe stata assorbita completamente dal fallimento. Il tempestivo intervento della Guardia di Finanza di Caserta e la rapida decisione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere hanno permesso di disporre il sequestro delle società e dei beni a queste riconducibili (a garanzia dei creditori truffati) e di esercitare l'azione penale nei confronti dei responsabili, per le condotte di bancarotta fraudolenta aggravata, ricettazione, sottrazione di beni sottoposti a sequestro e violazione di sigilli.
Gli interi compendi aziendali delle due società (TRA.GA. S.r.l. e G.T. S.r.l.) che hanno beneficiato della condotta distrattiva, sono infatti già stati sottoposti a sequestro preventivo da parte del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - Ufficio G.I.P., su richiesta di questa Procura della Repubblica.
È stata ora accertata, da parte dei 7 indagati, la sottrazione, distrazione ed occultamento di 76 mezzi pesanti e di altri beni dapprima a favore della TRA.GA. S.r.l. e, poi, indebitata anche tale ultima società, principalmente nei rapporti con l'Erario, a favore della G.T. S.r.l.; entrambe le società sono risultate collegate da una punto di vista soggettivo, oggettivo e funzionale nei confronti della fallita Autotrasporti San Vincenzo. La società fallita vanta un indebitamento complessivo pari a circa 5 milioni di euro, dovuti in gran parte all'Erario, somma stratificatasi nel tempo a causa della condotta fraudolenta degli indagati, che ha comportato l'aggravamento dello stato di insolvenza dell'impresa.
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