Il presidente Catalano, “gravi rischi per la salute dei clienti e per le imprese che pagano le tasse. Un terzo di operatori abusivi rispetto a quelli regolari”
Una donna con la testa e gli occhi, bendati da garze, urla: “Non sto più nella pelle”. Sotto, il messaggio, semplice e diretto, firmato Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa: “Stop abusivismo”, perché “ogni abuso è un sopruso!”. Ha preso il via, ieri, la campagna di sensibilizzazione a cura degli operatori del benessere aderenti alla Cna, che hanno lanciato l’iniziativa nel corso di un incontro presso la sede di Benevento.
“La nostra organizzazione - ha spiegato Antonio Catalano, presidente Cna Benevento - è impegnata da tempo in azioni mirate a contrastare l’abusivismo. Quella che stiamo lanciando è una grande campagna di sensibilizzazione e di informazione rivolta agli operatori del settore benessere e salute, ma che vuole coinvolgere anche cittadini e rappresentanti di Enti preposti al controllo e alla vigilanza. In Campania e, anche nel Sannio, c’è una preoccupante crescita del fenomeno dell’abusivismo, con una proporzione di un terzo di operatori abusivi rispetto agli occupati regolari”.
Ecco dunque la campagna nazionale, accompagnata da una petizione da firmare presso la sede Cna Benevento oppure on line sul sito internet www.cna.it sezione Benessere e su www.cnabenevento.com , per sensibilizzare i consumatori sui rischi alla salute derivanti da attività benessere esercitate abusivamente.
Gli esiti della petizione saranno presentati nel corso di un convegno, promosso da Cna Benevento, al quale saranno invitati gli operatori del settore i rappresentanti degli Enti e degli Organi preposti al controllo e alla repressione del fenomeno.
“L’abusivismo, che colpisce in modo determinante il settore benessere – ha aggiunto Catalano -, compromette la redditività delle imprese regolari. Ad essere a rischio è spesso la sopravvivenza stessa delle imprese che pagano il fisco e osservano le leggi. Solo qualche giorno fa, abbiamo letto sulla stampa il grido di dolore di un acconciatore che rischia di chiudere la propria attività. Noi siamo impegnati per responsabilizzare l’opinione pubblica sul fatto che quello che, a prima vista, sembrerebbe portare un vantaggio economico, in realtà, comporta gravi rischi per la salute dei consumatori e produce danni alle imprese che rispettano le regole. Quello che dispiace è verificare che l’abusivismo sta diventando un fenomeno non solo diffuso, ma, quel che è peggio, socialmente accettato. La Cna si sente in dovere di mettere in campo azioni in grado di garantire il tessuto imprenditoriale ed economico sano di questa provincia e di sensibilizzare i cittadini sugli effetti negativi che derivano dal non rispettare le regole, e sui rischi per la salute derivanti da un esercizio abusivo di un’attività legata al benessere delle persone e dall’utilizzo di prodotti contraffatti o non garantiti”.
“Non si scherza con la salute – ha spiegato Angelo Iscaro, acconciatore, componente della presidenza provinciale Cna Benevento -.E’ necessario garantire gli operatori qualificati, il rispetto delle norme di igiene e sicurezza, l’aggiornamento continuo per l’utilizzo delle apparecchiature ad uso estetico, impiego di prodotti cosmetici a norma. Gli abusivi giocano con la pelle dei loro clienti. Occorre informare, sensibilizzare e coinvolgere i cittadini nel contrasto all’abusivismo per difendere un’economia sana e legale, per assicurare il rispetto di competenze professionali acquisite negli anni, con una formazione continua, e per tutelare il consumatore spesso ignaro dei rischi che sta correndo”.
“Si tratta di un’iniziativa importante, che deve stimolarci a fare rete per valorizzare le professionalità presenti nelle nostre imprese di estetica e di acconciatura. CNA si conferma un punto di riferimento, di ascolto e di difesa degli operatori di un settore, quello benessere, che sta risentendo in modo determinando della crisi economica. I clienti sono spesso inconsapevoli dei rischi che corrono, nella peggiore delle ipotesi si può andare incontro a malattie, dall’epatite C fino all’Aids, senza alcuna possibilità di tutela visto che poi l’operatore abusivo potrebbe rilevarsi irreperibile", ha dichiarato infine Mariacristina Gianvito, estetista, componente della Presidenza della CNA di Benevento.
:: Questo articolo è stato stampato dal quotidiano online ilQuaderno.it ed è disponibile al seguente indirizzo:
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