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26/5/2015 :: 17:3:17

Mortaruolo aderisce all'appello lanciato da 'Slow Food'

Erasmo Mortaruolo
Erasmo Mortaruolo

Erasmo Mortaruolo, aderisce all'appello lanciato da Slow Food Campania che chiedeva ai candidati di impegnarsi per “avviare e sostenere il percorso per la salvaguardia di almeno un prodotto agroalimentare a rischio attraverso la creazione di un Presidio Slow Food o altra forma di protezione; sostenere la legalità nei sistemi di produzione e distribuzione del cibo, anche negando l’accesso al PSR a tutte le aziende i cui amministratori hanno commesso reati ambientali; riconoscere il valore dei suoli agricoli per la produzione di cibo e per la tutela della biodiversità, adeguando la vigente legislazione; riconoscere alle terre gravate da usi civici il carattere di proprietà collettive su cui hanno diritti reali di godimento perpetuo le comunità e i loro abitanti; tutelare la biodiversità promuovendo la coltivazione e il consumo di leguminose da granella; avviare programmi o sostenere atti formali per la riduzione degli sprechi alimentari; rilanciare la coltivazione della canapa sativa”.

“E' con piacere che accolgo l'appello lanciato da Slow Food Campania ed assicuro il mio impegno per la realizzazione degli obiettivi evidenziati dall'associazione”. Con queste parole Erasmo Mortaruolo, candidato del PD al consiglio regionale della Campania, risponde al pubblico appello di Slow Food lanciato ai candidati alle prossime elezioni regionali, attraverso il quale l'associazione chiede di sottoscrivere alcuni punti operativi da impegnarsi a realizzare, una volta eletti. Tra i punti indicati: la salvaguardia di almeno un prodotto agroalimentare a rischio, sostegno alla legalità nei sistemi di produzione e distribuzione del cibo, tutela della biodiversità e riduzione degli sprechi alimentari.

“Mi impegno a sottoscrivere il protocollo – continua il segretario dei democratici sanniti - non solo perché ritengo giuste le richieste avanzate da Slow Food, ma anche perché credo che siano in linea con la logica che sottende le mie proposte per lo sviluppo del settore agroalimentare sannita, puntando alla tutela e la valorizzazione della biodiversità locale, dell'ecosistema e dell'ambiente.

“Credo infatti – precisa Mortauolo - che il Sannio abbia le potenzialità per poter intraprendere un nuovo percorso di crescita, dando valore alle sue eccellenze, alle sue numerose produzioni locali che rendono possibile la definizione di un patrimonio agroalimentare tipico della provincia, che può assumere il ruolo di risorsa e di motore di sviluppo economico. Il nostro intento è quello di promuovere la realizzazione di un Sistema Integrato in grado di coordinare politiche pubbliche, iniziative della società civile e attività delle imprese al fine di diffondere una cultura delle eccellenze alimentari e di consentire l’accesso diffuso ad un’alimentazione salutare e sostenibile”.

“Il Sannio – sottolinea - ha infatti le potenzialità per diventare ‘ambasciatore’ di un grande concetto: la salute a tavola. Perché vantiamo genuinità ed eccellenza. Perchè allora, ad esempio, non introdurre nelle mense scolastiche prodotti del nostro territorio? Credo inoltre che sia possibile aumentare le opportunità di lavoro partendo proprio dal settore dell’agricoltura, ad esempio, iniziando con la creazione di cooperative agricole formate da giovani, sfruttando quei beni demaniali che al momento, non hanno una destinazione d’uso. Affidiamoli a loro e diciamo ai nostri Comuni di impegnarsi ad applicare delle aliquote al minimo. Così creiamo posti di lavoro, produciamo beni agro-alimentari e aiutiamo chi ha più bisogno, attraverso l’inserimento lavorativo in azienda o il recupero terapeutico di soggetti socialmente deboli e svantaggiati”.

“Le aree interne – conclude - grazie ad una straordinaria diversità climatica e paesaggistica, unite alle diverse pratiche di coltivazione della superficie agricola, possono inoltre vantare la diffusione e la sopravvivenza di prodotti agroalimentari straordinari. L’agricoltura è un settore fondamentale dell’economia dei nostri territori, e forse quello che più di ogni altro ha fronteggiato al meglio la crisi economica. La sfida più importante sarà la capacità della Regione Campania di incidere al meglio sui processi di crescita economica e sociale attraverso la nuova agenda 2014-2020, che nel PSR prevede investimenti per 1,8 miliardi di euro. Per affrontare questa sfida dobbiamo essere in grado di sostenere un nuovo modello di agricoltura, in Campania e nel Sannio, che si basi sulla innovazione e la ricerca, in grado di dialogare facilmente con la p.a., e che attui sempre più una filiera corta e certificata.”



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