Una ricerca DAT Italia dimostra come il 20,1% dei sinistri sia causato dall’uso del cellulare in auto, anche perché raramente si usa il Bluetooth
L’
Rc auto è sempre un aspetto a cui gli italiani prestano molta attenzione. Dato
l’elevato costo dell’assicurazione auto, è infatti importante trovare una polizza conveniente e sfruttare i momenti favorevoli dell’economia, come ad esempio
l’aumento dei premi assicurativi nel 2015, per riuscire a risparmiare sull’assicurazione auto. Allo stesso modo è importante avere una polizza che riesca a coprire eventuali sinistri, che possono essere causato molto più spesso per
disattenzione del conducente che per guida spericolata. Secondo una ricerca condotta da
DAT Italia, un incidente su cinque è infatti causato dall’uso del cellulare.
Dieci secondi possono essere fatali
Il 20,1% degli incidenti stradali è quindi causato dal telefonino, che un po’ a sorpresa batte in questa classifica ebbrezza e velocità. In effetti per inviare un sms ci vogliono circa 10 secondi, nei quali però l’automobilista può percorrere una distanza pari a tre campi da calcio. Se si vuole in parte assolvere il conducente si può far notare però che
sono poche le case automobilistiche che offrono di serie il vivavoce tramite
Bluetooth; la maggior parte delle marche lo fa infatti pagare in parte. La ricerca è stata commissionata alla DAT da
My Special Car Show, il salone dell’auto che si terrà nel weekend a Rimini.
Nell’ambito dello studio sono stati presi in considerazione tutti i modelli in vendita nel nostro Paese, facendo riferimento ai prezzi minimi (Iva inclusa) dei servizi accessori comprendenti il Bluetooth. Data l’utilità che tale sistema può avere sulla sicurezza stradale, stupisce che venga venduto sempre a parte, spesso a caro prezzo o solo in un numero limitato di veicoli. Le case più “attente alla sicurezza” in questo campo sono Abarth, Alfa Romeo, Dacia, Hyundai, Infiniti, Jaguar, Jeep, Kia, Lexus, Lotus, Maserati, Mazda, Mitsubishi, Ssangyong, Subaru e Toyota.
Un aiuto dai costruttori potrebbe aiutare anche l’rc auto
Antonio Coppola, direttore generale di DAT Italia, afferma che sebbene non sia corretto imporre regole ai costruttori, sarebbe saggio diffondere il vivavoce o addirittura prevederlo di serie. I costi non sarebbero così elevati in quanto altoparlanti e stereo sono già presenti sulla maggioranza delle vetture. Anche sul piano rc auto il consumatore beneficerebbe di questi provvedimenti, in quando una diminuzione degli incidenti abbasserebbe anche i costi delle polizze.
In un momento in cui si parla spesso di assicurazioni, a seguito del Ddl concorrenza e della digitalizzazione del tagliando, sarebbe opportuno affrontare anche questo argomento, dati i vantaggi che ne risulterebbero.