Il Tribunale di Napoli blocca la sospensione, De Luca puo' governare
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Accolto il ricorso presentato dal neo eletto governatore Vincenzo De Luca, presso il Tribunale di Napoli. La I Sezione Civile ha di fatto bloccato la sospensione dell’ex sindaco di Salerno che dunque non solo potrà insediarsi ma anche nominare la Giunta. Il primo Consiglio Regionale, dopo in rinvio annunciato da Rosetta D’Amelio nei giorni scorsi, potrebbe tenersi o il 9 o il 10 luglio prossimi.
De Luca può governare. A deciderlo è stata la I Sezione Civile del Tribunale di Napoli, che ha accolto il ricorso presentato dall’ex sindaco di Salerno. "Con decreto monocratico - afferma Vincenzo De Luca - il Tribunale di Napoli ha sospeso il Decreto del Presidente del Consiglio. Esprimo il mio
rispetto per il Tribunale di Napoli, che ha affrontato una questione, anche inedita, con grande attenzione e profondità. Esprimo il mio ringraziamento ai miei legali per la loro professionalità. Si apre ora la fase del lavoro e dell’impegno amministrativo pieno. Nei prossimi mesi - conclude De Luca - sarà sempre più chiaro che la vecchia Campania dei luoghi comuni non esiste più. Arriverà presto, all’italia intera, l’immagine di un’altra classe dirigente, fatta di dignità istituzionale, di concretezza operativa, di rigore spartano. Lavoreremo, a testa alta, per affrontare e risolvere i nostri problemi, e valorizzare in pieno le nostre potenzialità".
Poco più di una settimana è durata dunque la sospensione, come previsto dalla legge Severino. La decisione dei giudici di fatto blocca il provvedimento firmato da Renzi, in attesa che si arrivi a discutere proprio il ricorso d’urgenza presentato dagli avvocati di De Luca. Evento atteso visto anche il precedente che ha riguardato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Cosa potrà fare ora De Luca? Sicuramente entrare in Consiglio, firmare gli atti e nominare la Giunta, dando un colpo di coda al vuoto che si era creato. La prima seduta, dopo il rinvio del 29 giugno scorso, potrebbe tenersi tra il 9 ed il 10 luglio prossimi vista anche la data fissata per la discussione collegiale del provvedimento al 17 luglio.
Michele Palmieri