Polemiche sulla Sanità. De Luca: "Raccapricciante la lettera della senatrice", Lonardo: "No comment"
11:17:13 4684Duro botta e risposta a mezzo stampa, tra Sandra Lonardo e Vincenzo De Luca sulla questione della sanità nel Sannio.
“Non commento le esternazioni rilasciate ieri dal Presidente De Luca. La verità è sotto gli occhi di tutti: cittadini, sindacati, personale e medici dell’ospedale... loro sanno bene chi fa demagogia e chi racconta la verità dei fatti”. Così in una nota la Senatrice di Forza Italia, Sandra Lonardo, in risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri sera alla stampa, da parte del governatore della Campania, a margine dell'incontro di Sannio Falanghina Città del Vino.
Si sono incrociati nel parterre del San Vittorino, ieri sera in occasione di "Sannio Falanghina", ma continuano ad inviarsi tendenti a distanza a mezzo stampa. Il motivo del contendere la Sanità. Un terreno accidentato ed al quale i cittadini sono per ovvi motivi direttamente interessati. Ma anche terreno di scontro politico. Con da una parte la Regione che decide tagli ai presidi sanitari presenti sui territori, dall'altro i rappresentanti politici, come la Lonardo, che affonda con le proprie critiche le decisioni della Regione.
Ma cosa ha dichiarato ieri De Luca? Incalzato dalla stampa, De Luca ha risposto alla senatrice di Forza Italia Sandra Lonardo che aveva inviato una lettera ai vertici istituzionali competenti sulla sanità (ministro della salute e presidente della Regione Campania NDR), lamentando la "situazione raccapricciante" in cui versa la sanità sannita.
"E’ raccapricciante la lettera che ci ha inviato la senatrice Lonardo" - è stato l'incipit di De Luca che ha poi continuato - "E’ finito il tempo della demagogia e delle chiacchiere, al Rummo si stanno facendo dei lavori importanti per un pronto Soccorso che sarà di livello nazionale da qui a un mese, massimo due. Abbiamo varato i concorsi perchè abbiamo ereditato situazioni non semplici. E’ diventato difficile trovare anche i medici. Non ci sono, non partecipano ai concorsi per tanti motivi, la difficoltà del lavoro, le minacce. Mancano ortopedici, anestesisti. Dobbiamo fare i conti con una disamministrazione nazionale. Stiamo cercando di mettere sù un piano ospedaliero rispettoso del territorio pur avendo subito imposizioni dal Ministero della Salute. Ci hanno imposto di togliere 60 strutture, abbiamo dovuto approvare perchè senza l’approvazione non viene concesso il piano ospedaliero e non poteva provvedere all’assunzione di oltre 7000 medici. Una volta approvato il piano, agiremo in piena autonomia.. ma devo aggiungere, poi, che nei territori troviamo sempre qualche imbecille dei Cinque Stelle che fa demagogia su decisioni prese da ministri a Cinque Stelle. Basti pensare che abbiamo un piano per l’edilizia ospedaliera da un miliardo e ottanta milioni di euro, manca solo il timbro del Ministero. Per cui, niente chiacchiere e demagogia e se dobbiamo fare battaglia, facciamola contro un Ministero della salute per far arrivare questi soldi".
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