Omicidio Rosiello: Proroga di tre mesi, il 32enne indagato resta in carcere
12:4:5 6250Proroga di tre mesi fino al 24 febbraio 2015 per la carcerazione di Paolo Messina. L'uomo, 32 anni, è accusato di essere l'omicida dell'imprenditore beneventano Antonello Rosiello, ucciso con due colpi di pistola, il 24 novembre del 2013, in via Carlo Pisacane al Rione Libertà. Una vicenda nota che ha fatto scalpore in città: Messina, fu rintracciato dopo sedici ore, nello studio del suo avvocato in via Gaetano Salvemini, a Benevento, ed arrestato. Per lui accuse pesanti: omicidio doloso, porto e detenzione delle due armi clandestine ritrovate e ricettazione. Il legale difensore di Messina, Angelo Leone, in vista della scadenza del termine della carcerazione preventiva, aveva chiesto la remissione in libertà per il suo assistito ma il Gip Cusani, nella giornata di ieri, ha accolto positivamente l'istanza della Procura della Repubblica che chiedeva il permanere della detenzione del 32enne: concessa dunque la proroga in attesa della complessa autopsia sul corpo della vittima che deve essere ancora consegnata.
LA RICOSTRUZIONE DELLA POLIZIA: 'UTILIZZATO PER LE RICERCHE ANCHE ELICOTTERO'
"Verso le ore 2,25 di lunedì 25 novembre 2013 - recitava il comunicato finale della Questura di Benevento - sul “113” pervenivano alcune segnalazioni anonime che segnalavano l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco in Via Carlo Pisacane. Il personale delle Squadre Volanti - continua la nota della Polizia - immediatamente inviato sul posto rinveniva nel luogo segnalato, riverso a terra, un uomo che presentava ferite verosimilmente prodotte da arma da fuoco. Sul posto veniva fatto immediatamente intervenire il personale del “118” che pur apprestando le prime cure, non riusciva ad evitare il decesso dell’uomo.
Interveniva sul luogo anche personale di questa Squadra Mobile che riusciva ad identificare la vittima, Antonello Rosiello". I poliziotti, a questo punto, hanno subito avviato le indagini per risalire all'identità del killer: "Da un’analisi delle telecamere cittadine -ha continuato la Questura di Benevento - veniva, altresì, rilevato il passaggio di un’autovettura Mercedes Classe A, che transitava nei pressi del luogo del delitto ad alta velocità. Dall’ascolto delle varie testimonianze si è giunti all’individuazione di una rosa di sospetti tra cui Paolo Messina, 31 anni, titolare della Ditta “Riello”. Immediatamente personale della squadra mobile si poneva alla ricerca del soggetto non rintracciato presso la propria abitazione nel cui giardino venivano rinvenuti elementi utili alle indagini. Infatti lì era parcheggiata, non chiusa, l’autovettura Mercedes Classe A in uso a Paolo Messina, all’interno della quale, nello sportello lato guida veniva ritrovata una pistola semiautomatica marca "Tanfoglio" con matricola abrasa ed un telefono cellulare. Nella circostanza si notava che vi erano tracce ematiche sotto la ruota anteriore destra del veicolo Mercedes. Nel corso del sopralluogo veniva altresì rinvenuto, occultato dietro una siepe, un borsello in stoffa di colore marrone con all’interno un revolver "Smith & Wesson" calibro 38 special, munito di matricola non censita (arma clandestina), con sette cartucce utilizzabili e sette bossoli esplosi. Il tutto veniva sottoposto a sequestro".
Dopo ore di ricerche, la svolta: "Le meticolose indagini svolte dalla Squadra Mobile anche attraverso l’utilizzo di apparecchiature tecnologiche hanno fatto sì che in brevissimo tempo gli investigatori avessero un chiaro quadro della vicenda e le incessanti attività di ricerca, attraverso anche l’utilizzo di elicotteri della Polizia di Stato hanno fatto sì che lo stesso venisse rintracciato intorno alle 18.30 nei pressi dello studio del suo difensore di fiducia. Allo stesso condotto in Questura, negli uffici della Squadra Mobile, veniva notificato il fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale A.G. per omicidio doloso, porto e detenzione delle due armi clandestine ritrovate e ricettazione".