Obbligo fatturazione elettronica: al via il conto alla rovescia

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Manca davvero poco all'attuazione definitiva dell'obbligo di fatturazione elettronica che riguarderà direttamente tutti quei professionisti e quelle imprese che effettueranno lavori per conto di enti pubblici. Si tratta, come noto, dell’ennesima misura che punta a rendere più trasparente il rapporto tra professionisti e imprese da una parte, e pubblica amministrazione dall’altra, con lo scopo specifico di combattere fenomeni di evasione fiscale e malaffare.

Dal 31 marzo, infatti, amministrazioni centrali e locali dovranno avere predisposto la tecnologia necessaria e le strutture per ricevere dai fornitori la e-fattura, dicendo addio ai documenti contabili cartacei che non saranno più ammessi (e di conseguenza non pagati).

Con una specifica circolare (la n. 1/2015 pubblicata in questi giorni sul sito del Mef) il dipartimento delle Finanze del Ministero dell’ Economia, di concerto con il dipartimento della Funzione pubblica, ha elencato tutte le istituzioni di carattere pubblico nei confronti delle quali a partire dal prossimo 31 marzo ci sarà l’obbligo tassativo di emettere fatture elettroniche, e dunque meglio tracciabili. Gli eventuali trasgressori rischiano di non vedersi riconosciuti dagli enti pubblici i pagamenti per i lavori eseguiti.

Quando si parla di pubblica amministrazione si fa riferimento, come specificato all’interno della circolare, di “tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e le loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran), le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e, fino alla revisione organica della disciplina di settore, il Coni”.

Tutte le pubbliche amministrazioni dovranno garantire l’emissione, la trasmissione, la gestione e la conservazione delle fatture esclusivamente in formato elettronico. Quanto alla sicurezza e all’autenticità dei documenti, le stesse saranno garantite dalla firma elettronica di chi emette la fattura e dal sistema di interscambio (Sdi) che trasmette materialmente la fattura elettronica dal fornitore alla P.A. e le notifiche ad entrambe le parti per le operazioni svolte, consentendo così al ministero di monitorare le attività.

Per i fornitori (aziende e professionisti) scatta ovviamente l’obbligo di adeguarsi, offrendo il servizio di fatturazione elettronica attraverso le diverse piattaforme gratuite disponibili o i software a pagamento presenti sul mercato.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento potete collegarvi al sito dell'Agenzia per l'Italia digitale



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