Napoli. Sequestrati 6 milioni di euro ad esponente del clan Mallardo

7:48:40 4894 stampa questo articolo
Direzione Distrettuale AntimafiaDirezione Distrettuale Antimafia

Il Tribunale di Napoli - Sezione Misure di Prevenzione - ha emesso un provvedimento di sequestro di beni, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Napoli e del Direttore della DIA, in corso di esecuzione da parte del Centro Operativo DIA di Napoli, nei confronti di Crescenzo Esposito, di Giugliano in Campania (NA), titolare effettivo di due società (una immobiliare e una concessionaria di auto), gravato da numerosi precedenti penali e di polizia, tra cui associazione a delinquere finalizzata alla truffa, furto, porto abusivo e detenzione d’armi da fuoco.

Crescenzo Esposito è detenuto dal 2017, in quanto il Tribunale di Napoli, su richiesta avanzata dalla locale DDA, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti, indagandolo per il reato di cui all’art. 416 bis del codice penale, poiché ritenuto esponente del clan “Mallardo”. Dalle attività investigative, è infatti emersa la sua appartenenza al citato sodalizio criminale, per conto del quale risulta aver gestito numerose truffe a compagnie assicuratrici e il successivo reimpiego dei proventi illeciti, attraverso fittizie intestazioni di beni ai suoi familiari. Il patrimonio sottoposto a sequestro con l’odierno provvedimento, del valore stimato di 6 milioni di euro, riguarda beni aziendali e quote sociali della “Esposito immobiliare s.a.s. di Esposito Crescenzo & c.”, con sede in Frattaminore (NA), attiva nel settore immobiliare, beni aziendali e quote sociali della “G.P. auto s.a.s. di Esposito Crescenzo e c.”, con sede in Giugliano in Campania (NA), attiva nel settore della “vendita all’ingrosso ed al dettaglio e l’import ed export di qualsiasi tipo di veicolo nuovo ed usato attività immobiliare in genere”, 49 unità immobiliari (tra cui numerosi appartamenti e villini), ubicate nel comune di Giugliano in Campania (NA), 46 tra rapporti finanziari e polizze vita.



Articolo di Napoli / Commenti