Mutui Immobiliari: cresce la domanda nel primo trimestre del 2024

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Segnali di ottimismo nel mercato con la stabilizzazione dell'importo medio e l'influenza della Direttiva Europea sull'Efficienza Energetica.

Segnali di risveglio nel mercato immobiliare, con un aumento delle domande di mutuo e una stabilizzazione dell'importo medio richiesto. Dopo un anno di stallo, il mercato dei mutui torna a dare segnali di vita. Nel primo trimestre del 2024, le richieste di mutuo sono infatti aumentate dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Un dato incoraggiante, confermato anche dal +6,9% registrato nel solo mese di marzo.

Nel corso del primo trimestre del 2024, il settore dei mutui immobiliari ha registrato un aumento significativo della domanda, un dato che segna un'importante inversione di tendenza dopo anni di prudenza da parte delle famiglie, indicando un mercato più favorevole. In particolare, nel mese di marzo, la richiesta di mutui ha sfiorato il +7%, ulteriore segno di ottimismo nel settore.

Dopo un lungo periodo di crescita costante degli importi medi, si osserva ora una tendenza alla stabilizzazione, con un valore medio di 144.213 euro nel primo trimestre del 2024. Questa situazione è influenzata dagli effetti della Direttiva europea sull'Efficienza Energetica degli Edifici (EPBD), che prevede incentivi finanziari per i mutui legati agli immobili ad alta efficienza energetica. Gli istituti di credito offrono tassi agevolati per i mutui in linea con questa direttiva, anticipando benefici sia per i mutuatari che per l'ambiente.

Simone Capecchi, Executive Director di CRIF (una delle principali aziende specializzate in sistemi di informazioni creditizie e di business information) commenta: "Questo primo trimestre dell'anno riflette gli effetti positivi della Direttiva EPBD e delle prospettive di mercato che prevedono un abbassamento dei tassi nel prossimo futuro. Questo scenario contribuirà a rafforzare ulteriormente la situazione finanziaria dei mutuatari".

Per quanto riguarda la distribuzione per importo, le richieste di mutuo comprese tra 100.000 e 150.000 euro rimangono la soluzione preferita dal 30,1% delle famiglie italiane, seguite dalla classe di importo 150.000-300.000 euro, scelta dal 26,8% dei richiedenti.

Analizzando la distribuzione delle richieste per durata, emerge che il 36,5% richiede mutui della durata di 25-30 anni. Questo dato riflette la preferenza delle famiglie per piani di rimborso dilazionati che consentano di gestire al meglio il bilancio familiare.

Infine, la domanda di mutui per fasce di età rimane stabile rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, con la fascia di età 25-44 anni che rappresenta la maggioranza delle richieste (61,2% del totale), seguita dalla fascia 45-54 anni (23,4%).

Annalisa Giuressi



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