Museo Arcos. Prolungata fino a giugno la mostra "Rosaria Matarese"
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La proroga è stata attivata visto gradimento ed il favore mostrato dal pubblico per la Mostra dell’artista napoletana, nata nel 1941.
La Mostra “Rosaria Matarese” presso il Museo Arcos di Benevento, a cura di Ferdinando Creta con Francesco Creta, sarà prolungata sino alla fine del corrente mese di giugno. Lo comunica Claudio Ricci, presidente della Provincia di Benevento, che ha accolto volentieri la richiesta del Direttore artistico delle Mostre presso l’Istituto culturale dell’Ente.
La personale di questa protagonista della stagione artistica partenopea, a partire dagli anni del cosiddetto boom economico, evidenzia la grande capacità della Matarese di sperimentare sempre, dando libero sfogo alla sua fantasia creatrice, si svolge mentre la Matarese ha aperto anche un’altra personale in altra Città campana a dimostrazione del suo vivo apprezzamento per il consenso, l’affetto e la simpatia che il Sannio le ha tributato.
Proprio con la Matarese, del resto, il direttore Ferdinando Creta aveva voluto riaprire la stagione degli eventi espositivi presso il Museo Arcos, che si divide, in termini di spazi, equamente tra quelli permanente della Sezione Egizia e quelli estemporanei. La Mostra intende sollecitare il confronto e la riflessione sulla identità culturale del territorio dopo avere ospitato negli ultimi mesi in Mostre diverse le Opere di Armando De Stefano, Tonino Lombardi, Mario Persico, Enzo Esposito, Angelo Casciello, Massimo Rao, Igor Verrilli.
Come è stata sottolineato in un approfondimento critico “Rosaria Matarese è napoletana e quindi abbastanza caricata di quella filosofia di vita che ha sempre ridotto la realtà a realtà inscenata”. Un altro critico sottolinea come “Le opere esposte a Benevento sintetizzano la traccia che sostiene da decenni l’intera poetica di Rosaria Matarese, contenitori di se stesse, tabernacoli del pensiero, che obbligano a una fruizione-devozione privata, riportando alla mente le pale richiudibili di tradizione fiamminga. Una produzione che ragiona per contrasti, vuoto e pieno, aperto e chiuso, spirituale e materiale che si incontrano nella sintesi di pittura e scultura con materiale di riutilizzo, nel rapporto tra il contenitore decorato e il suo interno dipinto. In mostra oltre trenta opere, fra dipinti e istallazioni in cui spesso materiali di recupero trovano una nuova vita unendosi a impasti di colore, ritagli di giornale, fotografie, poster pubblicitari, raccontano al tempo stesso il percorso dell'artista, fra i principali esponenti italiani della corrente artistica della Patafisica, e uno spaccato importante della storia dell'arte napoletana”.
Ed ancora: “Rosaria Matarese, agisce in piena sintonia con il gruppo di Linea Sud costruendo “opere aperte” (o “praticabili”) che sottolineano l'indeterminazione tra creazione artistica, intervento del fruitore e rifiuto del quadro come campo iconico chiuso. L'arte di Rosaria Matarese attraverso l'ironia del suo sberleffo - mentre uno specchio rotto riflette la lunga lingua dei suoi dipinti - spazia nella messa in scena teatrale delle sue scatole a più superfici, nelle ante-sipario che si aprono e si chiudono come un libro che racconta la coubertiana origine del mondo”.
La mostra “Rosaria Matarese” è stata realizzata con il supporto della responsabile della rete museale della Provincia di Benevento, Gabriella Gomma, di Sannio Europa, di Liverini, F.lli Battaglino snc, Umberto Rossi Allestimenti, Antica Masseria Venditti. Questi gli orari per visitare la mostra: martedì / venerdì dalle ore 9,00 alle 18,00; sabato e domenica dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle ore 15,00 alle 18,00. Lunedì chiuso.