Migranti. Cgil, Cisl e Uil in piazza: "Basta Stragi nel Mediterraneo"
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Sindacati in strada ieri a Benevento per dire basta alle centinaia di morti registratesi nel Mediterraneo e chiedere un maggiore impegno della Comunità Europea.
Il tragitto più rischioso, quello in cui si contano più morti: 880 solo nell’ultima settimana. Un lembo di mare, disseminato di tante “ideali” croci. Lo chiamano Mare Nostrum, ma la tragedia che lo attraversa quotidianamente ha il colore rosso sangue dei tanti migranti che vi hanno perso la vita.
Anche per questo ieri sera a Benevento, partendo da Piazza Orsini ed attraversando il Corso Garibaldi, Cgil, Cisl e Uil con una fiaccolata hanno raggiunto la sede della Prefettura sannita, per sensibilizzare le coscienze e chiedere un maggiore impegno di tutti. “Restare Umani, fermare la strage”, chiedeva il segretario Cgil Rosita Galdiero insieme a Fioravante Bosco(Uil) e Antonio Compare(Cisl), restare umani che significa anche non spegnere i riflettori e far si che queste tragedie non diventino un mero 'atto di cronaca'.
Rivendicare diritti, oggi significa, chiedere che bambini come Aylan possano vivere un’infanzia “normale” e non trovare la morte in mare per sfuggire da guerre, fame e persecuzioni. Per farlo, c’è la necessità di sensibilizzare il mondo istituzionale e politico e molto lavoro va ancora fatto, basta parlare dei trafficanti e dei giovani che scappano per raggiungere altre mete o diventano manovalanza a nero per la criminalità organizzata.
In piazza dunque i sindacati sono scesi anche per chiedere come Bosco, “corridoi umanitari sicuri” e di conseguenza uno sforzo maggiore da affiancare a quello profuso dall’Italia. Mentre Compare, ricorda le parole di Papa Francesco in merito all’accoglienza ed il vero scopo che mette in marcia queste persone, “trovare dignità”.