Mastella: "Mercoledì riapre il ponte San Nicola, ma con delle limitazioni"
16:13:33 4896In una conferenza stampa convocata ad horas dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, per dare comunicazioni importanti per la città, è stata annunciata la riapertura del Ponte San Nicola.
La riapertura avrà delle limitazioni in attesa di alcuni interventi per ridurne il degrado.
"Possiamo riaprire il ponte in modo tale che ognuno di noi possa transitarvi con tranquillità. Comunque - continua Mastella - dovremo mettere mano, come hanno affermato i tecnici, ad una forma di manutenzione abbastanza forte che vedremo successivamente. Vi sono alcune restrizioni come quella di non superare le 3,5 tonnellate. Metteremo anche dei cartelli per evitare che questo possa accadere. Rimane, quindi, la transitabilità che consentirà a Capodimonte di ricollegarsi con la città".
"Quando abbiamo chiuso il ponte con l'ingegner Perlingieri, ho subìto anche una denuncia da parte di un avvocato di Benevento che sosteneva che interrompessi il transito: tra interruzione e la salute delle persone mi preoccupa più l'incolumità di queste ultime. Ricordiamo che parliamo di un ponte alto 40 metri: se pensiamo che quello Morandi di Genova è 60 metri, allora si capisce un po' il senso di tutto. Il ponte è stato chiuso perché altrimenti c'era un obbligo penale che ricadeva su di me in caso di qualche incidente".
L' Ingegnere Pecce dell' Università del Sannio sostiene che: "È stata fatta una relazione intermedia per consentire alla città l'uso del ponte, perché fare aprire - anche se in maniera ridotta - un'opera che dimostra un degrado, è un passo che viene fatto verso la cittadinanza".
"Si tratta di un'opera ben progettata, ma che ha 63 anni e quindi mostra segni di degrado evidente, pertanto è stato giusto chiuderla in maniera preventiva. Parliamo di un degrado dovuto dal tempo: si tratta di un ponte in cemento armato precompresso e quindi il suo vero stato di degrado non è visibile all'esterno. La sua capacità portante è legata alla precompressione. È stato difficile entrare all'interno del ponte e vedere alcune cose. Lo abbiamo ispezionato internamente ed esternamente con diversi sistemi. Anaizzando le condizioni dei cavi e delle armature, abbiamo constatato che c'è un degrado dovuto ad aspetti degenerativi legati agli anni, pertanto logici".
"Aspettiamo ancora altri risultati e dobbiamo concludere ulteriori prove. Tuttavia, ci sembra che questo degrado non infici la capacità del ponte. Allo stato attuale riteniamo che si possa utilizzare anche se in forma ridotta. Per quanto riguarda gli interventi abbiamo già alcune idee, ma è prematuro dare informazioni ora, prima di aver concluso alcune indagini. Ci saranno degli interventi ritenuti da noi urgenti".
"Bisogna intervenire prima che il degrado diventi insanabile. Riteniamo - conclude l'ingegnere - che il ponte sia un'opera meritevole di essere conservata".
La chiusura del ponte è stata necessaria per garantire un principio di cautela nei confronti dei cittadini: "Volevo ringraziarli per la pazienza mostrata e per i disagi che hanno sopportato durante la chiusura "- sostiene l'ingegnere Maurizio Perlingieri.
"La chiusura ci ha consentito di conoscere in maniera approfondita un'opera della quale non sapevamo nulla. Oggi siamo in grado di determinare una diagnosi e un programma di cure che ci consentiranno di prolungarne la sua vita".
Il ponte San Nicola è una struttura di grande importanza scientifica: "Si tratta di un ponte geniale che ha un grande interesse tecnico-scientifico" afferma il professor Cosenza. "È uno dei primi ponti precompressi costruiti n Italia. Siamo entrati - come si suol dire - nell'anima di questa struttura. Tecnicamente si dice così. Abbiamo scoperchiato le guaine e siamo andati a vedere internamente se fossero presenti delle bolle d'aria che, comunque, c'erano. Diciamo che il corpo del ponte non è totalmente perfetto; perché se lo fosse noi non avremmo dato nessuna limitazione. Ci sono alcuni segnali di degrado. Le zone più degradate le abbiamo trovate. Pur eliminando alcune parti, siamo certi che questo ponte abbia una determonata capacità residua. Quindi non apriamo in maniera incosciente".
C.D.