Maria Rosaria Boccia risponde allo scandalo: "Non sono io la ricattatrice"
20:19:22 1988Dopo l'intervista del ministro Gennaro Sangiuliano al TG1, Maria Rosaria Boccia ha deciso di rompere il silenzio con un lungo post sui social.
Boccia ha spiegato di aver inizialmente evitato di intervenire per rispetto delle istituzioni, ma di aver scelto di parlare quando la situazione è diventata insostenibile, con accuse ingiuste e falsità contro di lei.
Nel suo intervento, Boccia ha rigettato con fermezza le accuse di essere una "ricattatrice", affermando che sono le persone al potere a manipolare la vicenda. Ha criticato il cinismo delle manovre politiche che, secondo lei, hanno spinto il ministro a offrire le dimissioni per poi respingerle, sfruttando la cultura italiana come "ostaggio" in un momento di grande visibilità internazionale.
Boccia ha inoltre evidenziato come il vero ricatto sia stato esercitato da altri, che hanno strumentalizzato la vicenda personale per scopi meschini, causandole profondo dolore. Ha ribadito la sua volontà di difendere la propria dignità e il suo modo di essere donna, nonostante l'inganno e l'arroganza del potere che ha definito "tirannico".
Infine, Boccia ha contestato le etichette con cui è stata descritta dalla stampa, che l’ha definita in modo denigratorio, tra cui "influencer", "sartina" e addirittura "l'Anna Delvey della politica italiana". Concludendo il suo messaggio, ha sottolineato come il vero gossip sia stato alimentato da altri, non da lei, sfruttando un momento delicato per il Paese.
Crediti: video La7
Renzi "L'intervista di Sangiuliano al Tg1 un'indecorosa pagliacciata"
ROMA (ITALPRESS) - "Quindici minuti di intervista al Tg1? Un'indecorosa pagliacciata, mi dispiace per lui ma mi dispiace soprattutto per le istituzioni, a questo punto dico, un direttore del Tg diamo direttamente a Maria de Filippi". Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine di un evento al Tempio di Adriano. "La questione politica è quella di discutere della cultura, di come creare posti di lavoro - ha aggiunto - di come evitare che i giovani laureati se ne vadano all'estero".
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