Mappa europea dei redditi: Benevento tra le citta' piu' povere della Campania

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La nuova classifica Eurostat rivela che nel 2015 Benevento è stata la seconda città campana più povera, preceduta solo da Caserta. Situazione negativa per tutta la regione Campania, dove i redditi non hanno superato 18500 euro annui.

L’ Eurostat - Agenzia europea di statistica - ha di recente aggiornato i dati sul PIL, relativo all’anno 2015, degli abitanti dell’Unione Europea, dopo la prima versione pubblicata lo scorso aprile. Secondo i dati riportati nel nuovo documento a Benevento nel 2015 il PIL annuo si aggirava intorno a 16300 euro per abitante, attestandosi come una delle città campane più “povere”, preceduta da Caserta, dove il pil pro capite era di circa 16000 euro all’anno. A Salerno ed Avellino, invece, nel 2015 gli abitanti hanno guadagnato in media 17800 euro l’anno, mentre è a Napoli che si registrano gli stipendi più alti (18500 euro annui per abitante).

Situazione drammatica, soprattutto se si considera che l’intera Campania è, ormai, stata superata da nazioni che fino a qualche decennio fa riversavano in condizioni molto povere, come ad esempio la Polonia.

A livello nazionale, invece, si nota una forte suddivisione, con la parte del centro-nord che presenta stipendi sopra la media nazionale e quella del centro-sud decisivamente più “povera”, a riportare le performance peggiori sono le province di Medio Campidano (14600 euro per abitante) e Agrigento (14900 euro per abitante), dove si individuano stipendi non molto differenti da quelli di alcune aree della Grecia, dell’Ungheria e della Romania. A riportare il reddito maggiore è, invece, Milano (51.600 euro per abitante).

La media europea di 29mila euro annui: sul podio Londra che, con un PIL che supera i 360mila euro annui per abitante, risulta la più ricca del continente. Negativa, invece, la situazione della Bulgaria, dove il reddito è di poco superiore ai 6500 euro. Situazione molto positiva anche per Parigi (circa 90mila euro annui).

Caso interessante è, infine, quello tedesco, che a causa della forte frammentazione politica presenta una grande variabilità provinciale, con stipendi molto diversi da regione a regione.

Carmen Chiara Camarca



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