La Regione autorizza i lavori dell'eolico a Morcone, Altrabenevento: "A rischio specie protette"

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Proteste per l'Eolico a Morcone Proteste per l'Eolico a Morcone

Altrabenevento contesta il Decreto n.18/2018 emanato dalla Regione Campania con il quale è stata consentita la prosecuzione dei lavori di costruzione dell'impianto eolico sulla montagna di Morcone.

L'associazione Altrabenevento ritiene messe in pericolo, a causa dei lavori consentiti anche nel periodo che va da aprile a giugno, la tutela delle specie di fauna presenti nel sito protetto dalla Comunità Europea. "In questo periodo e fino a settembre avviene la riproduzione della fauna che a causa dei consistenti lavori che hanno sconvolto la montagna di Morcone sarà sicuramente impedita, con la futura perdita delle specie protette che dimorano in quei luoghi", accusa infatti l'associazione.

L'anno scorso, a seguito della segnalazione delle associazioni Altrabenevento e Fronte sannita per la difesa della montagna, i lavori in quel periodo erano stati interrotti stante il divieto imposto dalla regione Campania con il provvedimento che aveva autorizzato l'impianto. "Con immediata tempestività la società tedesca Eon, che sta effettuando i lavori - spiega Altrabenevento - si è precipitata ai primi di maggio dello scorso anno a presentare un'istanza di "rettifica" del divieto di effettuare i lavori nel periodo aprile-giugno, incredibilmente accolta dalla Regione Campania, che ha assentito i lavori in determinate zone non meglio identificate, sempre all'interno della zona protetta".

A giugno dello scorso anno le Associazioni Altrabenevento e Fronte Sannita a difesa della Montagna unitamente a numerosi cittadini di Morcone avevano presentato alla Procura della Repubblica di Benevento una copiosa relazione redatta dal naturalista Giovanni Mastrobuoni di Morcone, con la quale si attestava non solo la scoperta della presenza in loco del Capovaccaio, rapace in via di estinzione, ma anche la presenza di specie ed habitat prioritari, già compresi nelle liste del sito protetto dalla Comunità Europea.  "Annullando la specifica tutela del periodo di riproduzione vedremo ancora, nel prossimo futuro, il Capovaccaio, il Nibbio Reale, la Salamndrina degli occhiali", conclude Altrabenevento.



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